sabato 30 ottobre 2021

BRUZZANO

Bruzzano era una località agricola di antica origine, posta sulla strada da Milano a Como (attuale via Comasinella). Il nome deriva dal latino Bruttianum, in quanto il proprietario di tale fundus agricolo era un cittadino romano emigrato al nord dal Bruttium, l'odierna Calabria. Proprio in questa regione, si trova oggi l'omonimo comune di Bruzzano Zeffirio. I primi documenti scritti che testimoniano l'esistenza di un comune indipendente risalgono al 1346, mentre le prime testimonianze dell'esistenza della chiesa di Santa Maria Assunta risagono addirittura al 1011. I primi dati sulla popolazione risalgono al 1574, anno in cui si registravano circa 310 anime, mentre nel 1751 se ne contavano 520, e 625 nel 1771. Per secoli fu centro di un vasto territorio plebano, fino alla dissoluzione della pieve nel 1930, quando ormai Bruzzano era da tempo stata assorbita dal Comune di Milano.

In età napoleonica Bruzzano, che nel 1805 aveva 848 abitanti, fu ingrandita annettendo Brusuglio nel 1809, e Bresso con Cormano nel 1811, ma tutti i centri recuperarono l'autonomia nel 1816 dopo la costituzione del Regno Lombardo-Veneto. Nel 1853 il comune di Bruzzano contava 1368 abitanti, saliti a 1436 nel 1861. Nel 1862 Bruzzano assunse la denominazione di Bruzzano dei due Borghi, per distinguersi da altre località omonime.
Bruzzano costituì un comune autonomo fino al 1868 quando fu soppresso, assieme a Bresso e Dergano, e unito a quello di Affori, il quale fu poi annesso a Milano nel 1923. In questo periodo, nel 1917, la popolazione del quartiere era arrivata a circa 3 000 abitanti.
Il borgo era suddiviso in due frazioni, Bruzzano Superiore e Inferiore.
Il territorio bruzzanese segue così le sorti della città che si sta facendo metropoli e durante il periodo del boom economico italiano l'area urbana del quartiere si espande, saldandosi con i quartieri limitrofi, e si industrializza. 
Negli anni Ottanta e Novanta del XX secolo le aree industriali vengono progressivamente dismesse, mentre vengono realizzati alcuni interventi di terziarizzazione.
In seguito sono stati definiti numerosi Programmi Integrati d'Intervento che hanno riqualificato (o stanno riqualificando) molte delle aree industriali, trasformandole in aree quasi esclusivamente residenziali, prevedendo pochi spazi per esercizi commerciali di vicinato e quantità variabili di spazi verdi e giardini pubblici.
La lunga storia del quartiere è testimoniata, oltre che dai suoi monumenti, da alcuni segni storici ben precisi, come gli stemmi dei Visconti che campeggiano su alcuni edifici o muri rimasti intatti sino ad oggi. La nobile famiglia milanese, infatti, aveva in Bruzzano una delle sue mete estive e di ristoro, per sfuggire alla caotica città e riposare in campagna.
In via Acerbi si trova anche una piazzetta, Piazza Alciato si trova un sarcofago.
Nell’area attorno a Milano nel corso del tempo si sono trovati molti sarcofagi di epoca romana e alto medievale. Il coperchio di questo, collocato in piazza Alciato, era utilizzato nella vicina cascina di via Diomede Pantaleoni 8 e utilizzato come abbeveratoio per gli animali.
Collegato al nuovo palazzo porticato si trova un edificio ben più antico, dove possiamo ammirare un bel portale d’ingresso risalente al XV Secolo, in Vicolo Diomede Pantaleoni 4.

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