Vista la criticità della situazione, nel 1884 fu insediata una commissione di studio (presieduta dall’assessore Tagliasacchi), che fu incaricata di esaminare la situazione ferroviaria milanese. Nelle sue conclusioni veniva sottolineato un fatto evidente, cioè che gli impianti erano concentrati a Nord e ad Ovest della città, mentre nulla esisteva ad Est e a Sud, benché di là provenissero linee di grande importanza (da Venezia, da Bologna, da Genova). Si evidenziava pertanto la necessità di aprire una nuova stazione nella zona Sud Est di Milano, nei pressi della Porta Romana. Difficoltà finanziarie non consentirono comunque di costruire questa stazione, nella cui area inizialmente furono posati solo tre binari ed alcuni raccordi industriali.
Inoltre, perché l’intervento potesse considerarsi veramente completato, mancava ancora il raccordo fra la linea di Venezia e lo scalo di Porta Sempione, quella che fu chiamata la Circonvallazione . Fu così che la stessa Società dell’Alta Italia si decise a chiedere l’intervento del Governo per aprire un raccordo verso Rogoredo, dal quale poter ricevere il traffico dal Sud. Essa stessa aveva già progettato l'insieme delle opere necessarie. Nel progetto era anche previsto il raddoppio della linea per Vigevano nel tratto fra Porta Sempione e Porta Ticinese, oltre alla costruzione di un sovrappasso del corso Vercelli per eliminare l’esistente passaggio a livello.
Intanto, nel 1885, era avvenuta una riorganizzazione delle società ferroviarie italiane, nota come le “convenzioni Genala”, in virtù della quale le linee occidentali (versante tirrenico) erano tutte confluite nella Società delle Ferrovie del Mediterraneo, mentre quelle orientali (versante adriatico) erano confluite nella Società Adriatica. Quest’ultima, subentrando a Milano, fece propri i progetti della Società dell’Alta Italia, e con l'orario estivo 1891 i treni delle merci provenienti dal Sud poterono essere avviati direttamente alla stazione di Porta Sempione senza dover passare per Milano Centrale e Porta Garibaldi
Nel luglio 1896 si ebbe una prima apertura dello scalo di Porta Romana. Nel contempo nella Stazione Centrale si appaltarono i lavori per la nuova sede dello scalo per le merci a grande velocità con impalcature e pensiline, mentre veniva bandita la gara per il nuovo fabbricato degli uffici postali sulla Via Galilei. Si decideva inoltre di costruire un sottopassaggio di collegamento fra la parte Nord e quella Sud della stazione, destinato ai viaggiatori in arrivo.
Anche il Governo finì per rendersi conto dell'urgenza di sistemare la situazione ferroviaria di Milano ed il Ministro dei Lavori Pubblici, dal quale dipendevano anche le Ferrovie, istituì una Commissione, presieduta dal Senatore Gadda, comprendente i rappresentanti degli enti interessati, tra i quali le due Società ferroviarie che operavano a Milano.
Nel giugno 1904 venne aperto il raccordo della linea di Venezia con la Circonvallazione, verso la stazione di Porta Romana, lungo quasi cinque chilometri. Nello stesso 1904 furono anche ultimati i lavori del secondo sottopassaggio nella stazione Centrale.
Nessun commento:
Posta un commento