venerdì 26 novembre 2021

SCALO MERCI PORTA GARIBALDI

 Nel 1873 entrò in servizio anche lo scalo merci di Porta Garibaldi: la sua posizione (diversa da quella dell’attuale, omonima stazione) era abbastanza vicino alla Centrale, al di là del Naviglio della Martesana, e più a ovest della seconda stazione di Porta Nuova; quest’ultima cessò la sua funzione e l’edificio divenne sede della dogana. Il cambiamento di destinazione d’uso di questo edificio, costruito solo 25 anni prima, dà l’idea che lo sviluppo ferroviario della città stesse procedendo a ritmo rilevante.

Porta Garibaldi era una piccola stazione per il servizio merci. Sul raccordo con la linea di Monza erano disposti i magazzini del materiale fisso mentre, tra il Naviglio della Martesana e la Centrale, il deposito delle locomotive e le officine.
Cinque anni dopo, nel 1878, erano in corso i lavori di sistemazione e riordinamento dell'area e delle strade attorno a una nuova stazione che si stava costruendo, vicino a piazza Castello, per la ferrovia Milano-Saronno e Milano-Erba, sulla base di un progetto che era stato redatto d'accordo fra l'ufficio Tecnico Comunale e quello della Società della Ferrovia. Si trattava di un edificio piuttosto modesto, con ossatura in legno, in uno stile che richiamava gli chalet alpini. Anche in questo caso il tracciato ferroviario non superava l’antico confine dei Bastioni, ma comunque penetrava più in profondità nel tessuto urbano, attestandosi lungo il confine della vasta Piazza d’Armi e del Castello, fino quasi alla cerchia interna dei navigli. Nel marzo 1879 il Sindaco Giulio Bellinzaghi poteva inaugurare la Milano-Saronno, con un convoglio che coprì il tragitto in quaranta minuti. Il 31 dicembre dello stesso anno fu inaugurata la Milano-Erba con un treno di quattordici vetture, trainato da due locomotive, che trasportò cinquecento persone coprendo il tragitto fino ad Erba in un'ora e mezzo (comprese le quattro fermate intermedie).

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