martedì 9 novembre 2021

PIRELLI BICOCCA

LAVORAZIONE GOMMA – epoca costruzione dal 1908
Stabilimento non più esistente.
Lo stabilimento Bicocca copriva 730.000 mq, di cui metà coperti, era cresciuto per più di settant’anni coinvolgendo l’intero sviluppo urbano nord-milanese e dentificandosi al proprio interno come cittadella autonoma. La superficie era stata acquisita dalla Pirelli nel 1939 (salvo il reparto “Albania”), ma il primo insediamento a Greco milanese, vicino alla stazione, risale al 1908, in un momento di espansione produttiva dell’azienda nata nel 1872, che già possedeva lo stabilimento in via Ponte Seveso.
Nel 1916 viene acquistato il terreno comprendente la Bicocca degli Arcimboldi, villa quattrocentesca.
Nel 1983 le Industrie Pirelli e l’Amministrazione Comunale stipulano un accordo di lottizzazione convenzionata, relativo ai lotti Albania, Campi Sportivi e ad una parte del lotto Corpo Centrale, il quale sfrutta la normativa vigente che consente di destinare il 50% della Slp (Superficie lorda pavimento) ad attività terziarie senza attivare la procedura di variante al PRG; tale destinazione viene mantenuta solo per il lotto Corpo Centrale, mentre si prevede terziario direzionale negli immobili del lotto Albania e la cessione del lotto Campi Sportivi per uso pubblico.
L’accordo si cala in un contesto di forti vertenze sindacali interne all’azienda. Nel 1985 Comune, Pirelli, Regione e Provincia sottoscrivono un Protocollo d’Intesa che sancisce l’avvio del processo di trasformazione complessiva dell’area Bicocca, destinata a diventare un Centro nazionale tecnologico.
Nel settembre dello stesso anno viene presentato il bando di concorso internazionale, a cui sono invitati 18 studi di architettura di fama internazionale. L’anno dopo vengono comunicati i vincitori della prima fase del concorso di architettura: Gabetti e Isola, Studio Gregotti, Gino Valle.
Nel 1987 procede il processo di riconversione delle aree del lotto Albania, che vede il coinvolgimento di Ibm, Olivetti e Rank Xerox; Philips apre alcune divisioni in edifici già ultimati, Digital Equipment acquista parte di un edificio in costruzione
L’area da questo momento (e per molto tempo) viene identificata come Tecnocity data la forte dotazione di funzioni e produzioni ad alto contenuto tecnologico. Nel 1990 Si prevede la costruzione di otto torri con mix funzionale: servizi alle imprese, ricerca e produzione. Viene anche siglato un accordo di massima tra Università degli studi e Pirelli per la localizzazione alla Bicocca di alcune facoltà scientifiche. Vengono completati gli edifici del lotto Albania.
Nel 1994 cambia il profilo di sviluppo del progetto che sarà sempre più orientato ad accogliere funzioni destinate al nuovo polo universitario. Nel 1996 accordo tra Pirelli e Teatro alla Scala, per realizzare un auditorium da 2.300 posti, che a partire dal dicembre 2002 ospita le attività della Scala per consentirne la ristrutturazione.
Nasce l’Università di Milano Bicocca. Nel 2005 a distanza di vent’anni esatti da quando venne indetto il concorso, la trasformazione si è ultimata, allargandosi anche alla dismissione dell’area Ansaldo, a nord di via Chiese, con un centro commerciale con un multisala (il Bicocca Village), una sede espositiva (l’Hangar Bicocca), nuovi distaccamenti universitari e residenze.

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