mercoledì 10 novembre 2021

OSPEDALE FATEBENEFRATELLI

 Si tratta di un’altra grande, importante e storica struttura ospedaliera.

L’Ospedale Fatebenefratelli fu voluto da Carlo Borromeo, l’arcivescovo di Milano in carica dal 1560 al 1584, e dal suo successore Gaspare Visconti che incaricò l’Opera Fatebenefratelli, da cui deriva il nome attuale dell’ospedale, di occuparsene. Viene però posta la prima pietra il 22 settembre 1588.
Allora era stato denominato “Ospedale per convalescenti” e fu costruito grazie al successore di San Carlo Gaspare Visconti (1584-1595), che incaricò l'Opera Fatebenefratelli di occuparsene. Questa prima sede l’avremmo trovata  all’angolo tra l’attuale Corso di Porta Nuova e via Fatebenefratelli, affiancata dalla Chiesa di Santa Maria Aracoeli, nell’area in cui è tutt’ora, ossia tra via Fatebenefratelli, Porta Nuova e via Moscova, una volta detta stradone di Santa Teresa. 

I “Fatebenfratelli” vengono fondati dal portoghese Juan Ciudad (meglio conosciuto come Giovanni di Dio), un uomo dalla vita in costante metamorfosi: è stato allevatore, soldato e anche libraio! Finché, a seguito di una crisi religiosa che lo ha portato a bruciare i suoi stessi libri, a gridare e a rotolarsi per le strade, viene considerato pazzo e quindi rinchiuso in un ospedale, con cure che, a quel tempo (ricordiamoci che siamo nel ‘500), alla meglio potevano consistere in frustate ben assestate!
Uscito da quel luogo di “cura”, decide di dedicarsi anima e corpo ai malati e ben presto alcuni seguaci si uniscono a lui nella sua opera: nasce così  l’Ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio, i cui membri vengono presto definiti popolarmente “Fatebenefratelli”dal modo originale con cui Giovanni chiedeva la carità ai passanti: “Fate del bene a voi stessi! Fate bene, fratelli!”
anno 1584: il Cardinale Carlo Borromeo, da sempre particolarmente attento ai malati, decide di costruire in città un ospedale destinato ai convalescenti (esclusivamente di sesso maschile), che viene però fondato solo dopo la sua morte avvenuta nel 1588 e affidato proprio alla recente congregazione dei Frati Ospedalieri di San Giovanni di Dio. 
Ampliandosi notevolmente, nel 1842 viene costruita una filiale lungo lo stradone di San Vittore, dove “sonovi 32 letti” per “uomini domiciliati in città, esclusi gli affetti da malattie croniche e veneree”; quasi di fronte, il Pio Istituto del Buon Pastore per le povere figlie traviate si preoccupava dal 1858 di “raccogliere dal ceto più basso le povere figliuole traviate per povertà o per qualche disgraziata avventura”, che diventerà l'odierno ospedale di San Giuseppe, gestito dai frati sino al 2009, quando venne ceduto a MilanoCuore e poi, in definitiva, a MultiMedica. Il 9 marzo 1870, infatti, a causa di una legge che soppresse tutti gli ordini religiosi, l'amministrazione del Fatebenefratelli viene affidato a privati laici, ma è nel 1885 che i frati abbandonano definitivamente questo ospedale, ritirandosi nella sede di San Vittore. 
Nel nuovo secolo invece le cose inizialmente non vanno bene: l'ospedale perde fondi e viene trasferito e accorpato al vicino stabilimento delle Fatebenesorelle (ospedale Ciceri e annessa opera pia Agnesi), dov'è oggi attivo. Questo edificio venne creato nel 1º settembre 1823.

L'istituto oftalmico è invece del 1º aprile 1874, in via Borghetto il Pio istituto oftalmico inizialmente, poi, nel 1883 in via Castelfidardo. Il 13 maggio 1975 l'Oftalmico è unito all'ospedale Fatebenefratelli Fatebenesorelle Ciceri-Agnesi.

Nel 1998 l'ospedale Macedonio Melloni viene unito all'azienda ospedaliera Fatebenefratelli, che viene riconosciuta, con DPCM, struttura di rilievo nazionale e di alta specializzazione.

via san Vittore, e la chiesa di santa Maria di Loreto (del 1636 per opera del varesino Carlo Buzzi, poi ricostruita nel 1847 da Giacomo Moraglia), e il vasto Ospedale Fatebenefratelli, dall'imponente facciata caratterizzata dalla ciclopiche colonne, eretto nel 1845 su progetto di Nicola Dordoni, grazie al lascito della marchesa Visconti Cappelli. Tutto naturalmente sparito nel 1936. 

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