Per anni è stato uno dei principali caseifici della zona, specializzato nella produzione di burro e formaggio.
Nel secolo scorso l’azienda più grande era di proprietà della famiglia Agnelli, con 1800 pertiche di terreno (120 ettari), poi nel 1946 questi l’hanno venduta alla famiglia di industriali Feltrinelli, ora la cascina è di proprietà dell’Aler.
Il Fontanile Gandola lambisce tutto il lato est della cascina, mentre ad ovest, nel giardinone, scorre il Fontanile S. Martino.
Gli Agnelli costruirono nel primo ‘900 la casa padronale, a ridosso della testa del fontanile, l’acqua sorge nel locale più basso, vicino ai muri, scorre sul pavimento e fuoriesce nel lato opposto da alcune feritoie quindi progettarono la cantina in modo che fosse possibile sfruttare l’omeotermia dell’acqua di risorgiva del fontanile San Martino per la conservazione e stagionatura delle derrate alimentari (formaggi freschi, del burro); infatti l’acqua sorge nel locale più basso, vicino ai muri, scorre sul pavimento e fuoriesce nel lato opposto da alcune feritoie.
All’epoca non erano ancora stati inventati i frigoriferi. Ad Assiano la cantina con l’acqua sorgiva svolgeva le stesse funzioni delle ghiacciaie costruite in molte altre cascine.
Ad Assiano c’è un detto popolare che dice: “l’acqua del Fontanile San Martino nasce sotto la casa, in cantina”
Sul pavimento della cantina si possono ancora adesso osservare i lastroni di granito levigato su cui venivano messe le derrate alimentari.
Nella testa del fontanile San Martino i ragazzi di Assiano si divertivano a pescare “i frighiroeu”, le sanguinerole, pesciolini vivacissimi e guizzanti di un bel colore argento con riflessi rossi, blu e verdi.
Accanto alla casa padronale c’è l’oratorio dedicato a San Martino.
Nel 1923 entrò a fare parte assieme a Baggio del Comune di Milano e in anni più recenti è stato di proprietà della famiglia Agnelli e nel 1946 alla famiglia Feltrinelli. Oggi fa capo ad Aler e ad altre due proprietà private. È abbandonato dal 2001 e in molti della zona rammentano l’ampio parcheggio esterno sempre pieno di Tir e la storica trattoria “La Vecchia Assiano” sempre affollata di camionisti.
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