martedì 26 ottobre 2021

PORTA COMASINA MEDIEVALE

 Porta Comasina o Porta Comacina era una delle porte maggiori poste sul tracciato medievale delle mura di Milano, che dava origine all'omonimo sestiere.

La porta con la realizzazione delle nuove mura spagnole perse ogni funzione difensiva e venne abbattuta nel corso dello stesso XVI secolo, per fare spazio alle nuove fortificazioni circondanti il Castello Sforzesco.

Le sculture che ornavano la porta, una raffigurante la Madonna e l'altra Sant'Ambrogio sono oggi conservate nel museo del Castello Sforzesco.

Pianta della Porta Comasina medievale di Milano
Nei secoli il sistema difensivo della città di Milano si è evoluto, ampliandosi in funzione dell’espansione del territorio; sostanzialmente si possono identificare tre momenti distinti: quello delle mura repubblicane (quelle Massimianee erano solo una parziale variazione) erette in epoca imperiale romana; le mura comunali il cui tracciato di massima corrisponde a quello della cerchia dei navigli, che ne erano il “fossato” esterno, erette nel periodo immediatamente successivo all’invasione del Barbarossa (1162) e infine le mura spagnole fatte erigere da Ferrante Gonzaga (completate nel 1560) il cui tracciato è ancora oggi facilmente identificabile.

Porta Comasina (o anche nella dizione originale “Comacìna”, proprio come l’isola Comacina nel lago di Como) era quindi originariamente collocata – nel primo sistema di mura – all’inizio di via Ponte Vetero, all’incrocio con via Cusani.


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