
Nel XIV secolo Margherita Visconti si sposò giovane con Francesco Pusterla, erede di una potente famiglia milanese. Ma la bellezza di Margherita aveva attirato gli sguardi del cugino Luchino Visconti, che tentò più volte di insidiarla. Francesco, insieme ad altre famiglie aristocratiche, per difendere la sua amata tentò di contrastare il potere dei Visconti tramite una congiura che avrebbe istituito un governo collegiale.

Il Signore di Milano, scoperto l’intrigo, e adirato per i rifiuti di Margherita, fece imprigionare Francesco e la sua famiglia che venne decapitata per intero nel 1341.
Margherita invece, dopo aver perso la famiglia, tocco un destino peggiore. Dopo ulteriori dinieghi, Luchino Visconti la fece murare viva nel castello di Invorio a Biandrate (No).
La storia di Margherita e Francesco venne narrata qualche anno più tardi da Cesare Cantù che ne trasse un romanzo nel 1848.
Nonostante il suo triste passato Palazzo Pusterla Brivio è un bellissimo edificio che merita uno sguardo approfondito, dal cortile alle mura esterne. Venne costruito sulle mura romane e il bellissimo cortile porticato sul lato d’ingresso e sul lato opposto tradisce un’impronta seicentesca. Un balcone di pietra col parapetto in ferro battuto contorna inoltre il perimetro del cortile dal piano nobile.
Il complesso arrivava in origine fino alla retrostante via dei Piatti. E' caratterizzato da da un cortile a portico su colonne architravate, dove si trova il resto di un antico arco in mattoni, poi intonacato. Il piano di gronda è retto da un'insolita serie di mensole in cotto e in pietra.
Il Palazzo si affaccia anche sul vicolo cieco di Pusterla dove si trova un affresco di origine, presumibilmente, cinquecentesca, che raffigura una Madonna col Bambino. Oggi sede di Banca Generali.

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