al 410 di Via delle Forze Armate, a Baggio un ingresso in legno svela la medievale Casa dei Baggi (El Palaziétt), un angolo pittoresco davvero unico, di epoca medievale, si dice che il nome di Baggio derivi da qui (anche se gli studiosi sono ancora incerti) e da qui parte un’infilata di case di ringhiera, dal sapore popolare e antico.

Se ti infili nella Casa dei Baggi, lungo il corso principale, torni nel medioevo ovvero al tempo in cui qui viveva la famiglia ‘dei Baggi’ vive in questo comune, che tale rimase fino al 1923. Oggi di quel palazzo restano una colonnina portante e una infilata di ringhiere e case dagli architrave in pietra e marmo. Appena entri nel paese vecchio, proprio di fronte alla chiesa, qualche colonna ora incastonata nei palazzi di nuovi costruzione testimoniano il passaggio di qualcuno di cui si è persa la memoria, ma che era importante. Antiche osterie e antichi fondi si affacciano sul piccolo corso. Le maioliche donate da maestranze campane, venete e lodigiane raccontano brani della tradizione contadina: dalle serate intorno al focolare ai lavori contadini a quella strana novella dell'asino. Nella Chiesa Vecchia, il campanile è l’unico lacerto di una storia di Comuni e famiglie e torri: tutto il resto è stato pesantemente restaurato due secoli fa.
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