
La storia di questo luogo comincia molto lontano nel tempo, com’è testimoniato dalla data 536 incisa su una lapide, oggi visibile al fondo della chiesetta. In quel periodo i goti tiranneggiavano Milano. I cristiani, col vescovo San Dazio, per sfuggire alle invasioni barbariche vennero a rifugiarsi presso la chiesetta, meglio conosciuta allora come San Giorgio al Pozzo.
Tra il 1200 e il 1250 un drappello di monaci cistercensi, dalla non lontana abbazia di Chiaravalle, si stabilisce a Nosedo per lavorare i terreni circostanti e bonificare quelli paludosi, prediligendo la piantagione di palme di tipo felix felicis. I religiosi ricostruirono, sulle antiche rovine, la chiesetta dei SS. Filippo e Giacomo.
Nei secoli successivi alterne vicende dovevano far ricadere tale luogo nell'indifferenza e nell'abbandono. La chiesetta divenne un banale ricovero di attrezzi agricoli, col conseguente degrado della struttura e dei beni.
Nel 1985 s'iniziano i restauri dopo la caduta di parte della controsoffittatura in cannette, che riportano all'ammirazione di tutti il valore e i meriti che la chiesetta testimonia. Ricompare il meraviglioso controsoffitto.

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