un altro tratto di Naviglio scomparso, quello della cerchia interna: il Naviglio Vercellino, meglio conosciuto come Naviglio di San Gerolamo. Interrato…tra il 1894 e il 1896, è stato il primo ad essere sacrificato dall’allora Piano regolatore Beruto, dal nome dell’ingegner Cesare Beruto, che lo caldeggiò e lo portò a termine. Tale decisione venne presa in virtù del fatto che il Naviglio di San Gerolamo non era considerato utile per la navigazione. Questo Naviglio iniziava il suo percorso dall’attuale P.zza Resistenza Partigiana, (De Amicis – Cesare Correnti – Mulino delle Armi – C.so Genova) in corrispondenza della biforcazione col Ramo di Viarenna,
proseguiva per la Via De Amicis, entrava in Via Carducci ed infine terminava in P.zza Cadorna. In passato le sue acque si spingevano sino al fossato del Castello Sforzesco, costituendone un ulteriore baluardo difensivo. Il Naviglio di San Gerolamo prende il suo nome dalla vecchia toponomastica della città nell’attuale via Carducci, che parte da via San Vittore sino in corso Magenta, si vede il portone del Convento di San Gerolamo, oggi scomparso.
4)il Ponte sul Naviglio di S. Gerolamo in corrispondenza dell’incrocio tra Largo D’Ancona e Corso Magenta.
5)l’ultimo tratto del Naviglio Verso P.zza Cadorna …sullo sfondo il Castello Sforzesco ancora nella sua forma, prima dei restauri del Beltrami iniziati nel 1893.
2)uno scatto del 1885, si vede lo scomparso Convento di San Gerolamo, nel tratto che attualmente va da via Carducci quasi all’angolo con via San Vittore, in direzione corso Magenta.
1)Questo tratto è ripreso dal ponte che si trovava all’incrocio di via S. Vittore, in corrispondenza della Pusterla Di S. Ambrogio, in direzione di C.so Magenta.
3)il Naviglio ripreso dalla parte opposta della foto precedente… esattamente da dove ora c’è il famoso “Bar Magenta”.
Nessun commento:
Posta un commento