Il laghetto di San Marco è stato un bacino acqueo artificiale situato in corrispondenza della moderna via San Marco, che era la foce del Naviglio di San Marco, canale artificiale proseguimento del Naviglio della Martesana, che è stato utilizzato come secondo punto per l'ormeggio, il rimessaggio delle imbarcazioni che navigavano i Navigli Lombardi dopo la Darsena di Porta Ticinese.
Sono tanti i luoghi d’intesse storico e artistico dove il visitatore può perdersi fra quadri, statue e opere d’arte di valore inestimabile. Tanti angoli e luoghi dimenticati senza particolare valore artistico, ma in grado di regalare la strana sensazione di essere tornato indietro nel tempo, dove le lancette dell’orologio hanno smesso di girare e sotto la patina di oblio che li ammanta, è possibile coglierne tracce.
lunedì 26 luglio 2021
LAGHETTO DI SAN MARCO
Realizzato nel 1469, aveva come emissario la Conca di San Marco, grazie alla quale scaricava la sua portata nella Cerchia dei Navigli. Il laghetto di San Marco fu interrato nel 1935 contestualmente agli analoghi lavori di chiusura del Naviglio di San Marco, dall'omonimo ponte sulla Cerchia, davanti alla basilica, sino al ponte nei pressi del bastione, chiamato Tumbun de San Marc.
Tale nome viene quasi sempre, ed erroneamente, usato per chiamare il Laghetto di San Marco. Il tombone indicava invece un punto dove le acque di due o più canali si incrociavano, creando vortici e gorghi.
Nel passato il Naviglio della Martesana proseguiva il suo percorso cittadino, ora interrato, oltre le mura spagnole, sottopassando il ponte delle Gabelle e incontrando la Conca dell'Incoronata, dopo la quale cambiava nome in Naniglio di San Marco. Poco dopo, quest'ultimo, dava origine al laghetto di San Marco, che si immetteva nella Cerchia dei navigli attraverso la Conca di San Marco
La costruzione di questo secondo approdo per le barche fu voluto per consentire al traffico fluviale proveniente dal Naviglio della Martesana di scaricare le merci evitando di immettersi nella Cerchia dei Navigli, percorso aggiuntivo che era necessario a quelle imbarcazioni provenienti da nord che volevano giungere al laghetto di Sant'Eustorgio, bacino artificiale dal cui ampliamento si originò in seguito la Darsena di Porta Ticinese.
Costruito nel 1469 su un'area precedentemente occupata da un cimitero, il laghetto di San Marco fu interrato nel 1935. Al suo posto è stato ricavato un parcheggio.
All'ingresso e all'uscita del laghetto di San Marco erano presenti due ponti, il ponte Medici (conosciuto anche come "ponte Montebello" o "ponte dei suicidi") e un ponte situato in dirimpetto alla chiesa di San Marco. Di fronte alla chiesa era presente la Conca di San Marco, conca di navigazione che regolava la portata dell'acqua scaricata poi nella Cerchia dei Navigli.
Sulla sponda ovest del laghetto di San Marco erano presenti diverse botteghe artigiane. Al laghetto di San Marco le imbarcazioni scaricavano principalmente calce e pietra per le costruzioni e – in tempi più moderni – anche la carta per l'editoria: fu proprio un barcone che trasportava carta per il Corriere della Sera l'ultimo a scaricare il proprio carico al laghetto di San Marco. Nel laghetto di San Marco arrivavano anche, provenienti da Corsico e da qui partivano le barche-corriera (el barchett de Vaver) che raggiungevano Vaprio d'Adda.
p.zza San Marco in fondo si intravvede il ponte del Tumbun de San Marc dove si diceva e come mi raccontava mia nonna si gettavano i suicidi. Ma c'è un'altra chicca, a destra sul muro dell'edificio della chiesa si vede benissimo una lapide bianca e che dovrebbe esserci tuttora e che ricorda che in quella chiesa ci aveva suonato nientedimeno Mozart nel suo viaggio a Milano. Più avanti e sempre le case a destra sono dei martinit e lì è nata la nostra amatissima Mariangela Melato.
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