Cort di Marian
Si trovava in via Pompeo Marchesi angolo F.lli Zoia.
Era abitata da due nuclei familiari: i Mariani allevatori di mucche e i Cogliati ortolani.
Il terreno di pertinenza era situato ad est di via F.lli Zoia, nell'area ora occupata dal parcheggio, dalla piscina Arioli Venegoni e del centro sportivo Kennedy.
Le marcite dei Mariani erano molto ben tenute tanto che la gente del posto le chiamava "el giardin d'Italia". I Cogliati erano invece specializzati nella coltura delle fragole, "i magioster".
Tipica cascina lombarda a corte chiusa, Cascina Mariani era caratterizzata, sul lato ovest, da alti portici a tutto sesto prospicenti la stalla e per il caratteristico balcone in ferro battuto della scala padronale che guardava direttamente sulla villa di via F.lli Zoia.
Durante l'ultima guerra mondiale, nei pressi dell'ingresso sud lungo il fontanile Carlaccio, vennero costruiti i rifugi antiaerei per la gente del borgo.
In fondo al giardino una montagnola di terra testimoniava la presenza, un tempo, di una ghiacciaia "la conserva". I porticati, le stalle e gli altri ediici rurali della Cascina vennero demoliti negli anni '60. Fu risparmiata solamente la casa padronale con l'affaccio su via F.lli Zoia.
Per alcuni decenni la superfice venne occupata da orti abusivi e da attività al limite del lecito.
Con il Piano Casa di Quarto Cagnino alla fine degli anni '80, l'area fu lotizzata a varie cooperative edificatrici.
Ormai logora e consunta dalle intemperie e dalla assoluta mancanza di manutenzione, anche la Casa Padronale venne definitivamente abbattuta nel febbraio del 1986.
Ora al posto dell'antica Cascina c'è un moderno quartiere residenziale.
Sorte analoga a moltissimi altri cascinali.
Nessun commento:
Posta un commento