un bel tratto di strada romana venuto alla luce quando, sul finire degli anni Cinquanta del secolo ‘900, si scavò per costruire la metropolitana, la linea 1.
A dire il vero si tratta di un incrocio stradale rinvenuto esattamente sotto l’attuale via dei Mercanti: un lastricato in pietre che formava l’incrocio tra il Cardo e la strada che portava alla porta Argentea, Bergamo e alle Terme Erculee (l’odierno Largo Corsia dei Seri). A lato del lastricato si trovava anche una base per una struttura che aveva i lati di quasi 7 metri e un’altezza di circa 3,5.
Già nell’Ottocento venne rinvenuta una struttura simile in piazza Duomo, durante le demolizioni del Rebecchino (l’edificio posto a sud nela vecchia piazza del Duomo).
La vicinanza dei due basamenti e le affinità nelle loro dimensioni inducono a credere che essi avessero funzioni simili o fossero collegati. Posti com’erano all’incrocio di antiche strade che partivano dal centro urbano e sulla linea di confine di quella porzione di Milano che già alla fine del II secolo a.C. mostra un preciso orientamento e che in età augustea ospiterà il foro da una parte (piazza Santo Sepolcro) e la zona religiosa dall’altra (odierna piazza del Duomo).
I due basamenti avrebbero potuto sottolineare l’importanza di questa antica area all’interno di un tessuto urbano in espansione, una sorta di obelisco, cippo commemorativo o torre alta con nicchie e decorazioni.
Noi abbiamo provato a dare un idea di come potesse apparire questo misterioso manufatto posto all’incrocio tra il Cardo Massimo e la via per Porta Argentea (San Babila).
Oggi i resti del lastricato e della torre si trovano in un angolo del mezzanino della M1 Duomo.
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