I primi 600 alloggi furono abitabili dopo soli 100 giorni; i 4 villaggi furono terminati in 200 giorni.
La rapidità di quella edificazione fu dovuta, anche, al metodo di costruzione: per la prima volta a Milano le case popolari vennero costruite in serie. La tipologia dei fabbricati consisteva, per la maggior parte, in due alloggi abbinati composti dal solo piano terreno o al massimo di un piano. Era perciò possibile usare un sistema di costruzione costituito da pilastri in cemento armato a sezione limitata, con muri di riempimento in mattoni forati. Ogni alloggio aveva l’anticamera, la cucina, il bagno interno e uno o più locali; inoltre aveva sempre annesso un orto.
Fu il primo ad essere demolito nel 1939, così come stabilito dal Piano regolatore, a causa del fatto che era stato edificato su un’area già allora molto prossima al centro della città e la tendenza, già a quell’epoca, era quella di trasferire i ceti popolari dal centro verso la periferia.
Nessun commento:
Posta un commento