Fu progettata come tenuta di caccia per Cicco Simonetta, consigliere del ducato di Milano, e nel medesimo periodo ospitò a più riprese anche Ludovico il Moro. San Carlo Borromeo vi sostò alcuni giorni nell'ottobre del 1583, ospite di monsignor Simonetta, in occasione della posa della prima pietra del Santuario di Rho. Nel XVIII secolo, la villa divenne di proprietà della famiglie Scheibler che la ampliò e, nel 1927, la donò al comune di Milano.
All'interno di un'ala della villa, vi era anche una chiesa. Per diversi anni è stata in condizioni di abbandono che ne hanno degradato la struttura. Alla villa sono annessi anche il parco che la circonda sul fronte posteriore, una scuderia, ed inoltre un tempo vi era un collegamento sotterraneo che la collegava con un'altra villa storica, Villa Caimi.
Oggi la villa è utilizzata come sede per matrimoni. Oggi proprietà del Comune di Milano.
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