Il teatro lirico di Milano, già teatro della Cannobiana (talvolta indicato anche come teatro della Canobbiana o La Cannobiana), è uno storico teatro di Milano
Nel 1717 a Milano venne costruito il Teatro Regio Ducale in un'ala del palazzo Reale; ma un incendio lo distrusse completamente il 25 febbraio 1776.
Quello che fino a ieri era noto come Teatro Lirico, in Via Larga (proprio accanto al palazzo degli uffici comunali), nasceva nel 1778 per volontà degli arciduchi d’Austria.
L'arciduca Ferdinando, figlio di Maria Teresa d'Austria, propose di dotare la città di Milano di due teatri: il principale ("nobile") da erigere nei pressi della corte sull'area della sconsacrata chiesa di Santa Maria alla Scala, ovvero l'attuale Teatro alla Scala, mentre il secondo ("popolare") da costruire sull'area delle scuole cannobiane, fondate da Paolo da Cannobio (da cui il nome).
Il luogo scelto apparteneva al demanio ducale, alle spalle del Palazzo Reale, ma assai malandato e trascurato, separato dal malfamato quartiere del Bottonuto solo dalla strada Larga, già voluta dagli spagnoli, quasi a separare gli aqquartieramenti nobili dalle bassezze dell’umano viver plebeo.
L’area era già stata occupata in passato dalle fortificazioni romane del primo castrum, che in quest’area piegava verso nord, girando attorno ad un torrione con funzione di cisterna. Successivamente lo stesso era servito da posterla verso l’area malsana dei pantani, creati dagli straripamenti del Seveso che qui scorreva in luogo dell’odierna Via Larga, e che si estendevano fino al laghetto (sia il toponimo dei pantani che quello del laghetto corrispondono oggi ad altrettanto famose vie cittadine). Lo stesso Piermarini durante gli scavi di fondazione della nuova impresa ritrovò i resti, sia del torrione con un diam. di 16 m. sia delle mura di spessore di 3 m.
La Scala era il "teatro grande", l'altro un secondo teatro, i cui palchi erano di proprietà degli stessi palchettisti della Scala, salvo il fatto che, essendo più piccolo, alcuni, estratti a sorte, dovettero rinunciare ad avere un palco anche nel "teatro piccolo".
Entrambi i progetti, simili tra loro nella tipologia del teatro all'italiana con pianta a ferro di cavallo e con vari ordini di palchi e loggione, vengono affidati a Giuseppe Piermarini, Regio architetto.
Il nuovo teatro, detto "la Cannobiana", viene inaugurato un anno dopo del Teatro alla Scala, la sera del 21 agosto 1779, con uno spettacolo e musiche di Salieri. Varie sono le rappresentazioni che vi si svolgono nelle varie stagioni teatrali; da ricordare quella del 1832, nella quale la Cannobiana è scelta da Gaetano Donizetti per la prima di L'elisir d'amore con Giuseppe Frezzolini diretto da Alessandro Rolla. I due maggiori teatri milanesi furono per lungo tempo gestiti insieme dagli impresari che si succedettero nella conduzione.
Con la riduzione delle sovvenzioni comunali e statali, per la Cannobiana dal 1870 inizia una situazione di declino. È l'editore musicale Edoardo Sonzogno a dargli nuova vita: lo fa restaurare e gli muta il nome in Teatro Lirico Internazionale (1894). Il teatro riprende ad essere un importante centro di cultura.
Un grave incendio lo danneggia nel 1938.
Il 16 dicembre 1944 Benito Mussolini pronuncia quello che sarà il suo ultimo comizio, il Discorso della riscossa.
Nel dopoguerra, il teatro lirico ritorna a svolgere il suo ruolo culturale. Nel 1960 il Comune lo concede al Piccolo Teatro di Paolo Grassi e Strehler, per il quale funziona come "sala grande". Si apre un'importante stagione di opere e di manifestazioni politiche, fino agli anni novanta, quando una crisi finanziaria ne provoca la chiusura.
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