domenica 9 gennaio 2022

PONTE BUSSA

 

Era un cavalcavia che in passato è stato un semplice ponticello pedonale che serviva a superare i binari e arrivare in Corso Como.

Un progetto del 1953, approvato ma mai completamente realizzato; avrebbe dovuto collegare via Mario Pagano con viale Zara; e che per realizzare il progetto si doveva espropriare e demolire mezzo Borgo degli Ortolani e mezza Isola… i vari comitati di quartiere, insorti non appena il Comune iniziò ad acquistare le case per procedere con la demolizione, riuscirono nel loro intento di ostacolare l’operazione finché all’inizio degli anni ’70 il progetto venne definitivamente archiviato.
l’unico segno d questo piano è il cavalcavia Eugenio Bussa, costruito nel 1961 in previsione della realizzazione dell’asse viario ad “alto scorrimento”
Prima della costruzione del cavalcavia, il passaggio sopra i binari (la stazione di Porta Garibaldi non c’era ancora) era garantito da un piccolo ponticello pedonale che univa corso Como con via Pietro Borsieri (patriota, 1786-1852).
La via Borsieri, che in passato arrivava fino all’intersezione con via Farini (includendo le attuali via Thaon di Revel e via Menabrea) rappresentava l’importante direttrice che conduceva alla strada Provinciale Comasina (via Carlo Imbonati e successive).
Gli anni a cavallo del ’60 rappresentarono per l’Isola – ma in genere per molti quartieri a nord della ferrovia – una vera “rivoluzione”: oltre alla demolizione del ponte e alla costruzione del Bussa, altri eventi modificarono le comunicazioni nord-sud della città.

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