I bombardamenti della seconda Guerra Mondiale distrussero parte della fabbrica e le vicende economiche successive completarono l’opera.
Se ne è salvato, per la continuità degli elementi architettonici, il muro perimetrale prospiciente il naviglio, la passerella che ne consentiva l'attraversamento e un minuscolo bunker-garitta che si trova in una delle due aree gioco. Sulla passerella molto si è scritto e detto, ribattezzandola, senza alcun riferimento documentato a Leonardo da Vinci, addirittura Ponte di Leonardo e identificandola con il ponte che, nei Promessi sposi, avrebbe attraversato Renzo giungendo a Milano. In realtà si tratta di una semplice passerella in ferro che collegava lo stabilimento alla sponda opposta della Martesana.
Sull’area dove un tempo sorgeva lo stabilimento, ora è presente un parco pubblico, che conserva ancora le mura di cinta dell’antica fabbrica, che delimitano oggi i confini del parco.
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