Negli anni del boom economico italiano, Alemagna aprì stabilimenti a Cornaredo e a Napoli, oltre a vari negozi monomarca in tutta Italia ed un cospicuo numero di Autogrill sulle Autostrade grazie ad un accordo stabilito con due aziende alimentari sue rivali, cioe la Motta e la piemontese Pavesi, ideatrice dell'iniziativa. Fu anche creata la divisione gelati del gruppo, e furono immesse sul mercato le caramelle Alemagna, operazione effettuata rilevando la licenza per la commercializzazione sul mercato italiano del marchio Charms da una compagnia dolciaria americana, la Charms Candy Company.
Nel 1952 viene costituita a Milano la Finanziaria Alemagna s.p.a., capogruppo delle attività alimentari della società, ridenominata poi Sinpa-Società investimenti e partecipazioni nel 1968 e nel 1970 Alemagna s.p.a., anno in cui, a causa della crisi della fine degli anni sessanta, la famiglia Alemagna fu costretta cedere il 50% del pacchetto azionario della società alla SME, holding alimentare del gruppoIRI, che aveva già rilevato nel 1968 il 35% (quota di controllo) del capitale azionario della Motta, la quale poi nel 1976 fuse entrambe le storiche aziende dolciarie milanesi nella Unidal, società in origine controllata da SME al 58%, dalla famiglia Alemagna al 18%, dagli eredi di Angelo Motta al 6% e per il resto da Bastogi e quotata in borsa; a causa delle ingenti perdite generate, Unidal già nel 1977 dovette essere sciolta e sostituita dalla Sidalm, società controllata al 100% da SME.
Alberto Alemagna cedette la sua partecipazione di minoranza ed uscì definitivamente dalla gestione della società (era infatti nel consiglio d'amministrazione di Unidal) nata sulle ceneri dell'ormai ex azienda di famiglia. A seguito dell'operazione, SME scorporò da Sidalm le attività del comparto gelati di Motta e Alemagna e le inglobò nell'Italgel. Nel 1986, dopo lo scioglimento della Sidalm, il marchio Alemagna fu incorporato da SME insieme alle altre controllate Motta e Pavesi nell'Alivar, che divenne così l'unica società titolare dei marchi di proprietà dell'intero comparto dolciario della stessa holding alimentare pubblica.
Nel 1990, dopo lo scioglimento anche dell'Alivar, i marchi Alemagna e Motta furono incorporati nel neocostituito Gruppo Dolciario Italiano, società appositamente creata da SME per gestire le attività del comparto dei prodotti dolciari a consumo festivo. Nel 1993, in ambito di totale privatizzazione della SME, il Gruppo Dolciario Italiano fu ceduto, insieme ad Italgel, alla multinazionale svizzera del settore alimentare Nestlè. Infine il marchio Alemagna fu ceduto da Nestlè nel 2009 alla industria dolciaria italiana Bauli. Il ramo di produzione brioches e pasticceria surgelata da bar a marchio Alemagna è invece dal 2016 di proprietà di Froneri, ereditato dalla precedente gestione della multinazionale svizzera al momento della cessione da parte di quest'ultima delle sue attività nel ramo al freddo al gruppo inglese, nato da una joint venture tra R&R e Nestlé stessa.
Nel 2007 i nipoti di Alberto Alemagna, Tancredi e Alberto, hanno fondato a Milano la società T'a Milano, che produce cioccolato e alimenti di pasticceria avvalendosi del ricettario storico Alemagna.
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