- E' una villa risalente al XVIII secolo,di proprietà di Jacopo e Carla Lecchi. è l'unica villa a valle del ponte che collega via Adriano con via Padova, è edificata direttamente sulla Martesana proprio a ridosso del ponte ed ha l'entrata in via Meucci 1.E’ una costruzione settecentesca, aveva al suo interno numerosi affreschi che purtroppo sono andati persi nelle varie ristrutturazioni e frazionamenti che l'edificio ha subito negli anni.Nei secoli scorsi la parte bassa dell'edificio aveva una darsena collegata con na Martesana.Un lato della villa era costituito dal Naviglio Martesana, un lato della strada per Sesto mentre sugli altri due lati si apriva un grande parco.Il nome deriva dai primi proprietari, la famiglia Lecchi; un appartenente a questa famiglia, il gesuita Giannantonio Lecchi fu un eminente studioso, dapprima insegnò filosofia e matematica a Brera, quindi si dedicò agli studi di idraulica.L’imperatrice Maria Teresa d’Austria lo chiamò a Vienna con la qualifica di matematico e idrografo imperiale, successivamente fu nominato direttore delle opere di idraulica dei territori papali al servizio di papa Clemente XIII.Nella villa barocca Lecchi (XVIII secolo) soggiornò nel 1816 l’imperatore Francesco I d’Austria e la sua consorte, ospiti di Jacopo e Carla Lecchi.Giannantonio Lecchi nel un suo “Trattato de’ canali navigabili” così descrive l’incrocio del Naviglio Martesana con il Lambro “…fa maraviglia il vedere le barche a decorrere quasi sul ciglio de’ colli, tirate da cavalli su per quelle altissime arginature e sostegni, i quali separano il canale dal fiume primario non navigabile in quel tratto. L’opera è delle più azzardate che si veggano in ogni altro paese o delle Fiandre o della Francia…“.Quando nel 1816, dopo la caduta di Napoleone, la Lombardia tornò sotto il dominio austriaco, l’imperatore Francesco I° decise di visitare Milano. Arrivò verso sera e la tarda ora non fu ritenuta consona per una entrata regale in città, si decise di rinviare al giorno successivo l’ingresso in Milano e la coppia imperiale fu ospitata per la notte dai signori Jacopo e Carla Lecchi presso la loro villa sulla Martesana. Ad imperituro ricordo dell’avvenimento fu apposta una lapide sullo scalone.In seguito, nel 1875, l’edificio fu utilizzato dalla stamperia di stoffe Mangili,di Enrico Mangili, industriale tessile che oltre per la sua attività di industriale tessile e filantropo è passato alla storia come inventore dei coriandoliSul fianco che fronteggia il naviglio sono evidenti i segni di una ruota motrice.
La stamperia aveva un motore a vapore della forza di 5 cavalli.
Sul fianco che fronteggia il naviglio sono ancora evidenti i segni della vecchia ruota motrice.
A partire dal 1996 in una parte dell’edificio ha sede l’associazione culturale Villa Pallavicini.
Sono tanti i luoghi d’intesse storico e artistico dove il visitatore può perdersi fra quadri, statue e opere d’arte di valore inestimabile. Tanti angoli e luoghi dimenticati senza particolare valore artistico, ma in grado di regalare la strana sensazione di essere tornato indietro nel tempo, dove le lancette dell’orologio hanno smesso di girare e sotto la patina di oblio che li ammanta, è possibile coglierne tracce.
lunedì 8 novembre 2021
VILLA LECCHI
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