domenica 7 novembre 2021

ORATORIO DI SAN BARTOLOMEO

Immaginatevi nel diciassettesimo secolo questo posto, senza palazzi ferrovia strade e macchine, lontano dalle mura che difendevano la città di Milano.
Campagna e il Naviglio della Martesana non ancora diventato la riviera di Milano con le sue ville settecentesche.
Per andare a messa i pochi fedeli dovevano attraversare la Martesana per andare alla chiesa di Turro, per la loro sicurezza si decise di erigere questo oratorio, piccolo e semplice.
A breve distanza dal Naviglio Martesana e dal suo pittoresco Ponte Vecchio
si trova questa piccola chiesetta originaria del Seicento, allora perfettamente adatta alla piccola borgata di Gorla, parecchie miglia al di fuori dalle mura di Milano.
Con annessione della zona al Comune di Milano, nel 1923, e con la conseguente espansione edilizia, divenne troppo piccola per i nuovi abitanti e, poco dopo fu costruita la nuova chiesa dedicata a Santa Tersa del Bambin Gesù.
Ora la piccola chiesa, dalle linee semplici e con una facciata altrettanto semplice, con un piccolo campanile in mattoni, è stata trasformata in sede della biblioteca Comunale di Gorla.
La chiesetta si presenta infatti con le forme sobrie e aggraziate delle origini, sebbene ampiamente rimaneggiate a fine Ottocento.
Nella spoglia facciata a capanna, delimitata ai lati da paraste quadrangolari, si apre il semplice portale d'ingresso con arco a tutto sesto, mentre appaiono un po' più mossi i fianchi, attraversati da lesene che scandiscono le tre finestre, sormontate da modanature curve e da una cornice trasversale lungo l'intera superficie.
Ma ad attirare veramente l'attenzione è l'originario ed elegante campanile lombardo in mattoni a vista, che spicca rossastro alla fine del lato sinistro creando un piacevole effetto cromatico con l'intonaco color avorio della sottostante chiesetta.
L'Oratorio, progettato nel 1630 con l'approvazione dell'arcivescovo Federico Borromeo ed eretto anni dopo sotto la direzione del celebre ingegnere milanese Giovan Battista Guidabombarda, nacque per dare una propria chiesa parrocchiale ai fedeli del Borgo di Gorla, costretti fino ad allora ad attraversare il Naviglio Martesana per raggiungere la Parrocchiale di Turro; funzione che mantenne per quasi tre secoli fino al 1927, quando fu ultimata la nuova e più grande parrocchiale di Santa Teresa del Bambin Gesù.
Questa chiesa, che come San Giovanni in Conca fu “accorciata” sul fronte per far spazio alle necessità viabilistiche, è diventata ora una biblioteca.
Nel ’44 accolse alcuni corpi dei bambini uccisi dal bombardamento “alleato”, che furono visitati e benedetti dall’allora arcivescovo di Milano Alfredo Ildefonso Schuster (1880-1954).

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