Il Moronasc è quel gruppo di case ancora visibili tra la Via Pistoia, Via Ceriani e Via 2 Giugno. Nella piazzetta, con l’immagine di Sant’Apollinare affrescata sopra l’osteria ed i negozi all’angolo di Via Pistoia, c’era un grosso gelso bianco, “el moron” che ha dato il nome al luogo. Altre sei piante di moròn erano a dimora nel cortile del Monastero. Ora ne resistono solamente alcuni esemplari, nel giardino del Consiglio di Zona, a fianco della Sala Consiliare. Da sempre la tradizione orale riporta la presenza di un fantomatico “cunicolo” sotterraneo che avrebbe dovuto collegare “el Monàstee” con Santa Maria Rossa di Monzoro, edificio ancor oggi presente in fondo a Via Cusago, poco prima dell’abitato con il famoso castello visconteo. Santa Maria Rossa venne donata nel 1375 da Bernabò Visconti ai Monaci Umiliati, che successivamente la trasformarono in una grangia
Sono tanti i luoghi d’intesse storico e artistico dove il visitatore può perdersi fra quadri, statue e opere d’arte di valore inestimabile. Tanti angoli e luoghi dimenticati senza particolare valore artistico, ma in grado di regalare la strana sensazione di essere tornato indietro nel tempo, dove le lancette dell’orologio hanno smesso di girare e sotto la patina di oblio che li ammanta, è possibile coglierne tracce.
giovedì 25 novembre 2021
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