lunedì 1 novembre 2021

CASCINA SANT'AMBROGIO

 

Posta poco più a sud della già menzionata cascina Cavriana, questa piccola struttura agricola nacque inglobando i resti di una chiesetta di campagna in stile romanico di origine trecentesca, della quale è rimasta la zona absidale in mattoni a vista.

L’edificio religioso apparteneva alle monache milanesi di Santa Redegonda, ed era annessa ad un altrettanto piccolo monastero. Oltre a tali costruzioni, già dalla carta del Claricio risultano ulteriori rustici. L’abside era affrescata con elementi religiosi ora scomparsi, anche in conseguenza dell’uso che della stessa se ne fece a partire dall’Ottocento: una fresca ghiacciaia.

La Cascina Sant’Ambrogio presenta una storia millenaria, che affonda le sue radici durante l’epoca del Barbarossa nel XII secolo. Si attesta un primo insediamento delle monache del Santa Redegonda  le quali, fuggite nel 1162 per via delle distruzioni e della dispersione dei milanesi ad opera dell’imperatore del Sacro Romano Impero, si rifugiarono qui per stabilirvisi nei secoli a venire.
Venne costruita una chiesa, come testimonia l’abside con stupendi affreschi del XIV secolo, e infatti la cascina risulta essere un riutilizzo dal XVIII sec. di precedenti ambienti ecclesiastici. V’è una testimonianza di questa chiesa nelle visite pastorali di Carlo Borromeo nel 1566. 
L’edificio passa sotto varie proprietà, arrivando nell’Ottocento nelle mani dello Sciur Castelli, il quale la donerà ad un Istituto di carità, concedendola poi al demanio. Oggigiorno è di proprietà del Comune di Milano.
La cascina venne dunque destinata integralmente ad uso abitativo e agricolo, ospitando così circa una cinquantina di persone nel 1935.
La famiglia Gorlini fu da subito entusiasta del progetto e ciò permise la fondazione del gruppo come “Associazione di Promozione Sociale CasciNet” il 30 novembre dello stesso anno.
Il progetto prende forma, sostenuto da energie volontarie, tanto da raggiungere nel 2014 una concessione triennale e ad arrivare al 2016 alla concessione trentennale.
“Un provvedimento importante del Comune per la tutela e il recupero di una cascina unica nella nostra città, un piccolo ‘gioiello’ di storia, arte, cultura e natura che merita di essere visto e vissuto da un numero sempre maggiore di milanesi e turisti, anche in vista di Expo. 
L’associazione CasciNet, voluta appunto dalla famiglia affittuaria dal 1912 e composta da un’ampia rete di cittadini e di soggetti no profit, racchiude in sé un gran numero di competenze tra le più disparate: laureati in agraria, architettura, scienze alimentari, economia per la cooperazione e lo sviluppo, operatori dello spettacolo e dell’arte. 
Dal 2014, con il primo documento di Manifestazione di Interesse, si impegna negli interventi di recupero, salvaguardia e promozione degli ambienti cascinali, in sinergia con le Soprintendenze, Parco Agricolo Sud, le varie realtà agricole della zona e del Dam-Distretto Agricolo milanese.
Inoltre si impegna nel restauro dello stupendo affresco absidale “Incoronazione della Vergine tra angeli e santi”, grazie al progetto TocCare che coinvolge la comunità, così come cerca di fare per tutti i suoi progetti: CasciNet è concepita infatti come una sinergia di persone per il recupero dell’edificio e degli ambienti circostanti, promuovendo la cultura ed espressione dei vari ambiti necessari della vita come mangiare, riposare, lavorare, coltivare, socializzare, inventare, meditare e pensare, per riconnettere in modo sinergico persone, pratiche, patrimoni storico-ambientali

Nessun commento:

Posta un commento

PARCO DEL CITYLIFE

CityLife vanta uno tra i parchi più ampi di Milano, ma soprattutto è ricco di opere d’arte che lo rendono un vero museo a cielo aperto tutto...