martedì 9 novembre 2021

CAFFE' DELLE SIRENE

che cambiò il nome in “Caffè dei virtuosi”, per il fatto che era preferito dagli artisti  per i cittadini comuni era il caffè dei pompieri, per colpa di certi coristi scaligeri, che essendo sempre a corto di quattrini si accendevano il sigaro con gli zolfanelli dei baristi (una dozzina 12 soldi).

Domenico Barbaja, cameriere di caffè che seppe diventare uno degli uomini più potenti dell’Europa ottocentesca grazie a un eccezionale fiuto per il talento musicale e a un’ineguagliata capacità imprenditoriale. Finì per dirigere diversi teatri tra i quali La Scala, il San Carlo, il Teatro di Cannobiana (ora Teatro Lirico). Fondò il Caffè dei Virtuosi, proprio di fianco Alla Scala e, forse in memoria delle sue umili origini di cameriere, creò la Barbajada che si diffuse nella prima metà dell’Ottocento.

Al Caffè dei Virtuosi detto anche caffè  Teatro alla Scala, in via Manzoni, era molto amata dalla Milano del secolo. Samarani è stato l’ultimo caffè milanese famoso per il modo di prepararla.

 Il Caffè dei Virtuosi, che mandava le sue prelibatezze con i nomi dei cantanti celebri ai palchi scaligeri, entrò poi in competizione con il Caffè dell’Accademia, che luccicava in contrada Santa Margherita 1134, mèta di Emilio Praga… e dei soci dell’Accademia dei Filodrammatici.

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