Porta Orientale era una delle porte maggiori poste sul tracciato medievale delle mura di Milano
Secondo le cronache seicentesche, un certo Pietro Antonio Lovato, dopo aver abbandonato l'esercito dei Lanzichenecchi, entrò a Milano per questa porta con vestiti ed averi infetti per la peste: da questi si sarebbe diffusa la terribile epidemia del 1630 nella città ambrosiana.
Da questa porta inoltre Renzo Tramaglino compie il suo ingresso a Milano e la sua fuga verso Bergamo nei Promessi sposi.
In passato Porta Orientale identificava inoltre uno dei sei sestieri storici in cui era divisa la città, il Sestiere di Porta Orientale. La porta era conosciuta anche come Porta Renza, storpiatura come nel caso di Porta Orientale della primitiva Porta Argentea di età romana. L'antica denominazione orientale di Porta Venezia non si riferisce - come è dato comunemente credere - al fatto che sorga ad est della città (sorge infatti a nord est del centro di Milano e la più orientale della città sarebbe Porta Tosa); essa deriverebbe invece dall'antico toponimo latino della porta, che si apriva verso Argentiacum, l'attuale Crescenzago.
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