giovedì 28 ottobre 2021

PIAZZA SANTO STEFANO

 

Se passeggiando per il centro vi doveste trovare ad attraversare vicolo Laghetto chiedendovi il perché di tale toponimo, sappiate che un tempo, proprio sotto ai vostri piedi, c’era l’acqua e che quella non era piazza Santo Stefano, bensì il Laghetto di Santo Stefano, punto di arrivo dei barconi che trasportavano il marmo per costruire il Duomo. Osservate ai margini della piazza quello che rimane di un antico porticato scomparso: la colonna sotto la quale nel 1476 venne ucciso Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano. Entrate poi a Santo Stefano, dove lo stesso Sforza si stava recando prima di trovare la morte, ammiratene le navate solenni, ma mi raccomando, non fermatevi lì. Quelli che vi abbiamo appena raccontato sono solo un paio dei segreti che questa piazza insolitamente silenziosa nasconde. Giusto a lato troverete San Bernardino alle Ossa. Forse offuscata dalla più celebre vicina, o forse semplicemente meno appariscente per il suo aspetto da edificio civile e l’assenza di un sagrato, questa chiesa merita invece un’attenzione particolare

La storia narra che mentre si stavano svolgendo i lavori di ricostruzione del campanile della Chiesa di Santo Stefano, crollato nel 1642, nelle fondamenta scavate sono state ritrovate migliaia di ossa. Secondo la tradizione, le ossa sono di santi e martiri, ma è più probabile che siano i resti di alcuni condannati a morte, prigionieri, confratelli e canonici di S. Stefano o ex pazienti dell’ospedale Maggiore, che nel Medioevo si trovava nelle vicinanze.

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