Palazzo Melzi d’Eril Firmian poi Cavazzi della Somaglia Mannati-Vigoni
Il palazzo di imponenti dimensioni costruito per conto della famiglia Melzi d’Eril conobbe un
...periodo di splendore quando alloggiò il conte trentino Carlo Firmian (1716-1782), plenipotenziario
del governo austriaco in Lombardia dal 1759. Uomo di cultura e mecenate, il conte raccolse nel
palazzo collezioni d’arte e una biblioteca di quarantamila volumi, oggi ripartiti tra la biblioteca
braidense e l’universitaria di Pavia. L’edificio era sontuosamente arredato e decorato negli interni,
anche con affreschi opera del pittore Martin Knoller (1725-1804). Il 7 settembre 1770, in questo
palazzo un giovanissimo Mozart suonò alla presenza del Firmian. Dopo diversi passaggi di
proprietà l’edificio fu destinato da Teresa Cavazzi della Somaglia a un istituto di carità che a sua
volta lo rivendette ai nipoti della donatrice: i fratelli Giulio e Giuseppe Vigoni, insieme al loro
cognato Filippo Mannati, i quali ripartirono il palazzo in prestigiosi appartamenti. Gravemente
danneggiato dai bombardamenti aerei del 1943, fu definitivamente abbattuto per permettere di
edificare nuove abitazioni.
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