mercoledì 27 ottobre 2021

MOLGORA

 Il Molgora  è un torrente lombardo che nasce in provincia di Lecco, attraversa la provincia di Monza e Brianza e termina nella Muzza tra le province di Milano e Lodi.

L'origine dell'idronimo è celtica. Probabilmente il suo nome originario fu Morga o Mroga, col significato di "confine". Successivamente, probabilmente in epoca gallo-romana, il torrente, od alcuni suoi tratti, sono cominciati ad essere chiamati con il diminutivo, Morgola. Questo è il toponimo che, con i fenomeni fonetici ordinari del lombardo occidentale, porta fino a /'murgura/ e /'mulgura/, di cui il toponimo ufficiale attuale costituisce un recente adattamento alla lingua italiana.

Il torrente Molgora nasce in due rami nei comuni di Colle Brianza e Santa Maria Hoè. Scende con una modesta portata e frequenti cascatelle fino a Olgiate Molgora ove raccoglie altri piccoli corsi d'acqua e comincia ad assumere i connotati di un torrente, in questo tratto passa molto vicino all'Adda per poi allontanarsene. Prosegue quindi verso Osnago attraversando la valle cui dà il nome. Ad Usmate Velate raccoglie le acque del Molgoretta, un piccolo corso d'acqua che scende da ovest arricchito dai ruscelli Lavandaia e Curone. A Vimercate aumenta anche la profondità: vi sono "buche" di oltre un metro. Più a valle il torrente, superata Caponago, entra a Pessano con Bornago, dove sottopassa il Villoresi ricevendone parte delle acque, con un manufatto chiamato in brianzolo e in milanese tri boch de pessàn. Successivamente il torrente passa sotto anche al naviglio Martesana a Gorgonzola, con un semplice ponte che contiene naviglio e alzaia. Il torrente Molgora scende poi verso Cassina de' Pecchi e Melzo; a sud di Melzo delimita il confine tra la provincia di Milano e quella di Lodi, tra i comuni di Truccazzano e Comazzo, fino alla confluenza nella Muzza, che a sua volta sfocia nel fiume Adda. Le esondazioni più recenti nei comuni del milanese si sono verificate il 12 e il 15 novembre 2014 dopo molti giorni di pioggia, la quale ha causato il blackout delle linee S5 e S6 del passante ferroviario, con 170 cm d'acqua all'interno della centralina della stazione di Melzo.



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