Lo conoscono in pochissimi eppure questo micione nero dai lunghi baffi vive in corso Monforte al 43 guardando in basso si può notare un gatto fatto di lamiere di ferro, in una casa liberty progettata dall’architetto Zanoni nel 1889. da ben più di un secolo.
Sono tanti i luoghi d’intesse storico e artistico dove il visitatore può perdersi fra quadri, statue e opere d’arte di valore inestimabile. Tanti angoli e luoghi dimenticati senza particolare valore artistico, ma in grado di regalare la strana sensazione di essere tornato indietro nel tempo, dove le lancette dell’orologio hanno smesso di girare e sotto la patina di oblio che li ammanta, è possibile coglierne tracce.
sabato 9 ottobre 2021
IL GATTO NERO DI CORSO MONFORTE
Con tanto di coda attorcigliata e attenti baffetti, questo gatto nero di corso Monforte a Milano, non incute alcun timore, anzi, è una caratteristica figura in grado di infondere una gran simpatia. Ovviamente, non si tratta di un gatto in carne e ossa, bensì di un’incredibile opera d’arte in ferro battuto.
Un tempo, quasi a tenergli compagnia, vi era anche un topolino, anch’esso realizzato in ferro. Infatti, il topolino non è più presente. Ormai non resta che la cornice di ferro, vuota. Una storia che rimanda al tempo in cui, dopo corso Monforte, iniziavano gli orti di periferia, dove la funzione primaria dei gatti era ancora quella di dare la caccia ai topi. C’è chi dice che il topo sia stato rubato, chi invece che se lo sia mangiato il gatto.
Pur non essendo particolarmente visibile, quest’opera realizzata proprio nei pressi del portone appartenente a questo stupendo palazzo milanese in stile liberty, il gatto nero di corso Monforte, è divenuto una curiosa meta turistica.
In linea generale, chi è superstizioso, evita come la peste di proseguire il proprio cammino in caso in cui un gatto nero attraversi la strada che sta percorrendo. Ma a Milano, esiste un luogo in cui non è il gatto nero ad attraversare la strada. Infatti, si sarà proprio noi a passargli davanti. Non a caso, il gatto nero di Corso Monforte a Milano sovverte ogni tipo di superstizione, visto che, volente o non volente, anche il più superstizioso non potrà fare altro che restare ammirato dalla sua presenza. Pronto a fissare chiunque gli passi vicino, il gatto nero di corso Monforte a Milano è, senza dubbio, una simpatica ed incredibile opera in ferro che si trova nei pressi del portone.
A quanto pare, l’artefice di questa originale opera è stato Alessandro Mazzucotelli, un noto artigiano, mastro del ferro battuto che è ricordato, in special modo, per le sue eccellenti decorazioni realizzate in stile liberty, le quali hanno arricchito vari importanti edifici realizzati nel primo Novecento. Fu lui che, diede vitalità allo stile floreale di Milano, realizzando, tra l’altro, girasoli, farfalle e rose.
Oltre che essere il più vecchio e più bel gatto di Milano, il gatto nero di corso Monforte è prodigo di leggende. Si narra, ad esempio, che una bambina che si trovava a passargli davanti ogni giorno, se ne fosse così tanto innamorata che gli portava disegni e bigliettini. In effetti, anche il passante frettoloso, non può non rimanere colpito da questa opera, così bella da far apparire il gatto come se fosse vero.
La ballata del Gatto del Monforte
Musiche: Mario Guerri
Testi: Riccardo Rossetti
IL GATTO DEL MONFORTE
I° STROFA
ORMAI ME NE STO’ QUI DA PIÙ DI CENT’ANNI
CON PIOGGIA O VENTO IO NON SOFFRO I MALANNI
IL TEMPO E’ TRASCORSO MA NON SON CAMBIATO
NON SONO UN ATLETA MA HO UN FISICO DA PRIMATO
HO VISTO EL BRUMISTA, EL CANTASTORI, EL ROTTAMATT
E TRANNE ME SON ANDA’ TUTTI A CIAPA’ I RATT
SONO IL MIGLIORE, IL PIÙ’ BELLO E SENZA RIVALI
E MI FA UN BAFFO QUEL PIVELLO COGLI STIVALI
SONO ELEGANTE, RAFFINATO E CON UN FARE DI TUTTO RISPETTO
LA MIA FOLTA PELLICCIA VALE ASSAI PIÙ’ D’UN BANALE DOPPIO PETTO
OGNI GIORNO LI OSSERVO E SGHIGNAZZO A CREPAPELLE
PERCHÉ MI PARE CHE ALLA GENTE SIAN PARTITE LE ROTELLE
RITORNELLO
IO SONO IL GATTO, IL GATTO DEL MONFORTE
E BRINDO ALLE DONNE COLLE GAMBE STORTE
BRINDO A CHI ANCOR PASSEGGIA PIANO
E APPREZZAR SA LE MERAVIGLIE DI MILANO
BRINDO AI PICCINI CHE MI SORRIDONO E M’ACCAREZZANO
PERCHÉ’ I LORO CUORI PURI DAVVERO M’APPREZZANO
BRINDO ALLA VITA, AL FUTURO E ALLA LORO SORTE
IO SONO IL GATTO, IL GATTO DEL MONFORTE.
2° STROFA
UN TEMPO ERO UN DIVO, UN MATTATORE, UNA CELEBRITÀ’
MA ORMAI SOLO IN POCHI CONOSCONO LA MIA NOTORIETÀ’
SEMPRE DI CORSA, DISTRATTI E ARRABBIATI, CON LO SGUARDO BEOTA SUL TELEFONINO
NON VEDONO, NON SENTONO E NON SOGNANO, FIGURARSI SE NOTANO QUESTO PREGIATO FELINO
SENZA GUARDARE MAI AL CIELO, SENZA MIRAR LE ORME DEL PROPRIO CAMMINO
SI PERDON LE COSE PIU’ BELLE, PRIMA TRA TUTTE, QUESTO ADORABILE MICINO
EPPURE SON SEMPRE QUA, NON MI SONO MAI MOSSO
NEMMENO QUANDO MI SON PIOVUTE LE BOMBE ADDOSSO
RICORDO IL TEMPO IN CUI TUTTI INSIEME CI STRINGEMMO A COORTE
E SENZA PAURA, INTRISI DI CORAGGIO SPINGEMMO IL NEMICO FUORI DALLE PORTE
MA IO ANCORA SPERO E UN GIORNO SON CERTO CHE QUESTA CITTÀ’ TORNERÀ’ AD ESSER FORTE
E A QUEL PUNTO DI NUOVO TUTTI BALLERANNO ASSIEME AL GATTO, IL GATTO DEL MONFORTE
RITORNELLO
IO SONO IL GATTO, IL GATTO DEL MONFORTE
E BRINDO ALLE DONNE COLLE GAMBE STORTE
BRINDO A CHI ANCOR PASSEGGIA PIANO
E APPREZZAR SA LE MERAVIGLIE DI MILANO
BRINDO AI PICCINI CHE MI SORRIDONO E M’ACCAREZZANO
PERCHÉ’ I LORO CUORI PURI DAVVERO M’APPREZZANO
BRINDO ALLA VITA, AL FUTURO E ALLA LORO SORTE
IO SONO IL GATTO, IL GATTO DEL MONFORTE.
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