ad est di Crescenzago e poco a nord di Cimiano
La cascina è tra i più antichi esempi di architettura rurale del milanese: risalente al XII secolo, la cascina prende il nome dall'antica località di Corte Regina, un tempo chiamata Rottole, antico toponimo di origina longobarda probabilmente derivato dal re longobardo Rotari ed è situata nell'antico complesso che comprende anche l'antica chiesa dei Santi Magi in Corte Regina.
Oltre alla chiesa sono presenti alcuni edifici rurali a uno o due piani. All'ingresso della cascina è presente un piccolo portico mentre compresa del complesso architettonico è situata un'edicola avente al suo interno un dipinto sacro rappresentante un'Annunciazione. Nel XV secolo fu realizzato un piccolo lazzaretto che venne abbandonato in seguito alla realizzazione del Lazzaretto di Porta Orientale.
Nel triangolo formato da via Regina Teodolinda e via Palmanova si trova la deliziosa chiesetta dei Re Magi.
La chiesa dei Santi Magi in Corte Regina fu realizzata nel 1352 per volontà di Regina della Scala, consorte di Bernabò Visconti. Originariamente era dedicata ai Re Magi, nel XVII secolo l'edificio religioso venne dedicato alla Natività di Maria. Nel 1790 fu sconsacrata e convertita in magazzino diventando poi abitazione per contadini. Oggi la chiesa è aperta raramente (e quindi vengono celebrate le messe) da ottobre a giugno, mentre rimane chiusa nella stagione estiva.
Dell’antica strada che da Loreto risaliva lungo l’odierna via Andrea Costa sino alle Rottole (l’odierna via Palmanova angolo via Tolmezzo), che poi portava sino a Crescenzago, ne rimane solo un piccolo tratto, lungo il lato della Cascina Corte Regina al civico 70.
La via Rottole si esaurisce dopo pochi metri all’incrocio con via Vittorio Bottego affiancando, oltre alla cascina anche un bel parchetto.
Una parte del “Borgo della Corte Regina” consiste nel gruppo di edifici dall’aspetto rurale di uno o due piani, posto all’angolo tra le vie Rottole e Bresciani Turroni. Un piccolo portico si presenta a lato dell’ingresso. Su via Rottole si affaccia anche un’edicola con un dipinto sacro raffigurante un’annunciazione ritoccata in tempi recenti. Qui si trova anche l’ingresso all’Osteria del Cinque Sensi, un ristorante tipico milanese.
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