martedì 12 ottobre 2021

CARTIERE BINDA

 La cartiera nasce per volontà dell'imprenditore Ambrogio Binda nel 1857 , nato nel 1811, dopo diverse esperienze in fabbriche, decide di dedicarsi alla produzione della carta e, nel secolo successivo, diviene una delle maggiori cartiere italiane.

Per costruire la nuova fabbrica, Binda individua i terreni della Conca Fallata. La cartiera sfruttava due diverse fonti di energia idraulica, entrambe riconducibili al sistema dei navigli: il salto del Naviglio Pavese e il salto che il Lambro Meridionale subisce in prossimità dell’incrocio col Naviglio.

Lo stabilimento vede la luce nel 1857 e i primi anni d'attività recano subito grandi successi. Quando nel 1874 Ambrogio Binda muore, la cartiera riedificata a seguito di un incendio del 1871, aveva incominciato a fare utili.

ucessivamente la cartiera fu colpita dalla grave crisi del settore e nel 1985 ci fu la fusione con le Cartiere De Medici.

 Accanto, sorgerà addirittura un villaggio con scuola, farmacia, forno per il pane, spaccio alimentare, medico, levatrice e una chiesa.  In questa fase della sua attività produce diversi prodotti cartacei: carta da pacco, carta da lettere, carta per giornali, calendari, quaderni e manifesti. Negli anni Cinquanta la produzione subisce profonde trasformazioni e il fabbisogno energetico è soddisfatto dalla centrale termoelettrica interna. Nella seconda metà degli anni Novanta, i cancelli della Cartiera Binda chiudono definitivamente.

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