Le aree su cui sorge il parco erano vincolate all'uso agricolo ancor prima che nel 1923 il comune di Affori, di cui Bruzzano era parte, venisse incorporato nel capoluogo e quei vincoli, negli anni delle massicce migrazioni interne e dell'esasperata espansione edilizia di Milano, furono fatti valere. Di fatto, l'area fu eretta a parco prima che il complesso iter istitutivo del parco regionale Nord Milano fosse completato nel 1975 e solo a questo punto ne divenne parte integrante. In quello stesso anno il Bosco di Bruzzano costituiva l'unica area effettivamente trasformata a verde pubblico del neonato Parco Nord.
Subito a ovest del parco, in una cascina dell'inizio del Novecento di notevole interesse stilistico e architettonico, la Cassina Anna già proprietà dei Visconti di Modrone, è situata la biblioteca comunale del quartiere, con la più importante collezione di testi sull'ecologia e l'ambiente (ecoteca) del sistema bibliotecario milanese. Poco a sud, un castello visconteo del quattrocento attualmente residenza privata. In questo luogo troviamo anche il Lago di Niguarda.

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