
Il quartiere storico che sorge attorno all’attuale Via XX Settembre non ha un vero nome, di solito lo si identifica come Quartiere Magenta, specie nella parte occidentale come Pagano o Conciliazione, ma anche zona XX Settembre, insomma, lo si identifica col nome delle vie che lo disegnano.
Questo bel quartiere sorto alla fine dell’Ottocento per la nuova borghesia meneghina il cui tracciato venne creato dal Piano Beruto (1884-1889), è rimasto quasi intatto fino ai giorni d’oggi con poche varianti modernizzate, dovute a guasti bellici o a volontà speculative o di rinnovo avvenute negli anni passati. Circondato dalla sopracitata Chiesa di Santa Maria delle Grazie, dalla Stazione Cadorna, dal Parco Sempione, dalle Caserme di via Pagano e dall’ex scalo ferroviario del Sempione, ora trasformato in Parco Pallavicino (giardino Vergani).
Lo stile generale degli immobili è eclettico, rimandi a palazzi nobiliari del Cinque-Seicento o al Quattrocento lombardo, fino allo stile Liberty floreale o in alcuni casi tendente al Decò.
Il quartiere, un grande triangolo, può esser diviso in due spicchi da via XX Settembre. Le arterie principali sono: sud piazza Conciliazione, via Boccaccio e piazza Virgilio; a Nord via Pagano, piazza V Alpini e trasversalmente via Lodovico Ariosto.
Lungo via XX Settembre possiamo trovare stupende ville eclettiche.
Segnaliamo, tra le villette della via, la casetta in Via Giuseppe Sommaruga al numero 2 in stile Neorinascimentale, dove sono inseriti nella parete degli elementi di recupero, forse originali d’antiquariato come frammenti di bassorilievi e porzioni di colonne.
Il villino Maria Luisa, situato in via Tamburini n. 8 (via parallela a via XX Settembre.
La Casa Laugier (1905/6) in Corso Magenta 96, proprio all’angolo con Piazzale Baracca, oltre alla gradevole decorazione liberty, anche la farmacia d’angolo è un capolavoro dello stesso periodo.
Sede della Società Metallurgica Italiana Milano, via Leopardi 16-18 realizzata da Piero Portaluppi tra il 1924 e il 1926, finalmente in restauro.
Di fronte, al civico 15 della stesa via si trova l’edificio residenziale e per uffici costruito nel 1961 da Vico Magistretti, il quale ha disegnato un edificio che interrompe brutalmente l’armonia della via. Può piacere o meno, recentemente è stato completamente restaurato.
In Via Lodovico Ariosto 21 si trova la casa Cavalli Agostoni, in puro stile liberty, con dei graziosi bassorilievi rappresentanti le quattro stagioni.
In Via Mascheroni una serie di case molto particolari, al 18 troviamo Casa Felisari Carugati, progettata da Giulio Ulisse Arata nel 1908 seguita al numero 20 da un edificio liberty-decò molto decorato progettato nel 1914 da Cesare Tenxa e Angelo Chiappa.
Casa Donzelli Via Torquato Tasso, 8 – Realizzata da Enrico Zanoni in stile Liberty e Decò di inizio Novecento. Presenta un arco ribassato, su cui si erge sull’architrave il busto di Torquato Tasso, funge da elemento caratterizzante per l’ingresso.
Casa Apostolo Via Torquato Tasso, 12 – Eretta nel 1906-7 in stile Liberty-Decò con un sapore un po’ egizio, disegnata dal futuro architetto della Stazione Centrale, Ulisse Stacchini (1871-1947), presenta finestre inquadrate da essenziali cornici in muratura e balconi con pregevoli balaustre in cemento e ferro.
Via Revere si trova al numero 15 la graziosa Casa Castelli Croff del 1907. Progettata dall’ingegnere D. Castelli, sei caratterizzadall’uso misto di pietra e mattoni, ma soprattutto dai balconi riccamente decorati con motivi floreali. Presenta anche un bel terrazzino in ferro battuto del Mazzucotelli. Sempre in via Revere 7 trovano anche Casa Donzelli, 1907, di Ulisse Stacchini che ha realizzato in un rivisitazione egizia con sfingi e motivi geometrici
Quasi al centro del quartiere troviamo la bellissima piazza Tommaseo. Al centro un bel giardino creato sopra un parcheggio interrato, in primavera è una meraviglia per le bellissime magnolie in fiore. Qui spiccano due importanti edificio. Uno la chiesa di Santa Maria Segreta e di fronte, oltre il giardinetto, si trova il palazzo dell’Istituto delle Marcelline.
L’Istituto Marcelline in Piazza Tommaseo del 1906 in stile rinascimentale con un bel portale in marmo.
sul curioso sopralzo in via Petrarca al numero 4, dove alcuni anni fa venne sopralzato il palazzo eclettico da un intervento un po’ ardito, ma ricercato.
Sempre in via Petrarca, al civico 8,la presenza di uno degli edifici più stretti di Milano in rapporto altezza per larghezza. In pratica misurerà circa 6 metri per una ventina d’altezza.

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