dove oggi vi è piazza resistenza Partigiana, in un primo tempo e fino a circa la fine dell'800 il ponte dei fabbri consentiva alla via San Calogero (che costituiva inizialmente anche quello che poi sarà l'ultimo tratto di Corso Genova), di attraversare la Fossa interna e di proseguire per la Contrada San Simone (oggi via Cesare Correnti) verso il centro.
In seguito alla demolizione di molti edifici a sud della Via San Calogero e della nuova Via San Vincenzo tra il 1860 ed il 1884 si ridisegna questa zona andando a realizzare il Corso di Porta Genova che sovrapponendosi all'ultimo tratto di Via San Calogero sbocca anch'esso nello slargo citato, oggi Cesare Correnti. Contemporaneamente per creare spazio indispensabile viene demolita la omonima pusterla e quindi anche il vecchio ponte dei Fabbri non essendo più sufficente viene affiancato da un nuovo ponte provvisorio dedicato a Corso di Porta Genova, in legno ed in attesa che la piazza possa assumere una struttura di nuovo omogenea.

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