
Il Centrale è dotato di un piccolo atrio con le pareti rivestite di ceramica bianca – analogamente al vicino “diurno” – in un angolo del quale è presente la cassa, una struttura di legno scuro. Negli anni venti alla cassa è presente un’anziana cassiera, con una parrucca riccia e rossiccia, sempre avvolta in due diversi scialli.
Il locale ospita film in prima visione cittadina con teniture abbastanza prolungate. Lo dimostra il fatto che i manifesti tipografici, utilizzati per informare il pubblico, sono incentrati sempre su un unico film di cui non vengono comunicati i giorni di programmazione. Anche dagli alti prezzi (un biglietto nei primi posti costa ben L. 4,75) si comprende la tipologia del locale la cui programmazione è, infatti, una delle poche (insieme a quelle di S. Radegonda, Italia, Silenzioso, Palace e Volta) ad essere regolarmente presente sui quotidiani milanesi degli anni dieci e venti.
Il Centrale proietta, già nel marzo 1930, la celebre pellicola Il cantante di jazz (t.o. The Jazz Singer, A. Crosland, 1927) ossia il primo tentativo di sonorizzazione di un film compiuto ad Hollywood. Se ne può dedurre che il locale è tra i primi ad adeguare le proprie apparecchiature alla rivoluzione del sonoro. Sul Corriere della Sera, di fianco al titolo del film con Al Jolson, compare la scritta “sonoro parlante”.
Saltuariamente la sala ospita, al posto del consueto lungometraggio, documentari incentrati su grandi eventi, occasione rara (all’epoca) per vedere personaggi e luoghi di notevole rilevanza politica, sociale o religiosa. E’ il caso del documentario (programmato nel 1920 in contemporanea con il vicino cinema S. Radegonda) che mostra Benedetto XV e la cerimonia di santificazione di Giovanna d’Arco nel 1920 e del filmato che riprende l’incoronazione di Pio XI (12 febbraio 1922) il quale, richiestissimo, fa il giro d’Italia e pertanto - come rende noto il manifesto (vedi sotto) - può rimanere nella sala (come pure al cinema Italia di p. Missori) solo per pochi giorni.
Da segnalare, nel 1910, un incendio scoppiato nella cabina del Centrale con un danno pari a 300 lire, in seguito al quale verrà posta maggiore attenzione alle norme di sicurezza nei cinema milanesi, tra le altre, con l'introduzione di estintori e del divieto di fare accedere in sala un numero superiore di persone alla disponibilità dei posti a sedere.
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