Nel mare di guglie del Duomo, forse, non vi siete mai resi conto che manca un vero e proprio campanile, elemento caratterizzante delle classiche chiese.
Eppure, sappiate, le campane ci sono e sono lì da 500 anni!
Sono tre e sono nascoste nell’intercapedine presente nel tiburio della guglia maggiore tra parete esterna e la volta interna e oggi suonano per mezzo di battagli mobili per evitare dannose scosse alla delicata struttura che sorregge la guglia della madonnina.
Fino al 1866, invece, suonavano a slancio racchiuse in un campanile in muratura costruito sulla terrazza sopra la navata centrale poi demolito e collocato nel tiburio.
Diversi architetti dibatterono circa la costruzione di un campanile ma senza mai giungere ad una conclusione reale.
L’ultimo progetto risale al 1938 quando lo scultore Vico Viganò presentò un grandioso progetto: un’opera alta 164 metri di 20 metri di base che comprendeva la cripta mausoleo, il vestibolo d’ingresso, le sale delle Lapidi, degli Eroi e della Vittoria, la cella campanaria, orologio con suoneria “a cariglione”, la loggia della Redenzione, la celletta della Campanella Vittoriosa, il Tempietto della Gloria, la loggia belvedere, l’Altare della Patria, il Faro della Pace a 160 metri d’altezza ed infine il pinnacolo a 164 metri, scale indipendenti ed ascensori.
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