sabato 17 luglio 2021

I TOPONIMI MILIARI MILANESI

Sulle strade di epoca romana di una certa importanza, oltre alle stazioni intermedie, il percorso era scandito ancor più puntualmente dai numerosi miliari collocati lungo il tracciato. Si trattava di cippi in pietra, solitamente a forma di colonna, distanziati tra di loro di un miglio e collocati ai margini della strada, con riportate delle iscrizioni relative alla distanza rispetto all’inizio della via o alla località più vicina. Il testo si caratterizzava per la presenza di un numero in cifre romane, scritto in caratteri piuttosto grandi, preceduto o seguito dal nome del magistrato che aveva fatto costruire o restaurare la strada presso la quale era stata eretta la pietra miliare. In genere, le dimensioni di questi miliari erano ragguardevoli: potevano arrivare a un diametro di un metro e mezzo per un’altezza di oltre due metri. In caso di tratti pianeggianti e in assenza di piante di alto fusto ai margini della strada, giunti all’altezza di un miliario era possibile scorgere in lontananza sia quello precedente sia il successivo, cosa che infondeva una certa tranquillità ai viaggiatori perché permetteva loro di leggere direttamente le distanze crescenti, se ci si stava allontanando dalla città terminale, o decrescenti nel caso di avvicinamento e di fare una stima indicativa del tempo richiesto per completare le varie tappe del percorso. Mons. Palestra, nel suo libro citato, a conferma del fatto che le chiesette del Pilastrello abbiano avuto origine dalle colonne miliari delle antiche strade consolari, descrive il caso del santuario di Bresso, in cui il Vicario diocesano, nel 1567, ordina alla comunità di vendere la colonna in pietra (il miliario romano) ancora custodita presso l’altare e di usare il ricavato per la manutenzione della chiesa stessa.

 Il miglio romano deriva a sua volta da mille passus, corrispondenti a mille passi intesi alla romana, cioè 1 passo = 1,48 metri, un metro e mezo meno due centimetri. Un singolo passus romano equivale in realtà a due dei nostri di oggi, è il movimento completo delle due gambe nel camminare, non di una sola come nell’accezione moderna,

Mediolanum: questo era il nome della città romana di Milano, centro di riferimento di tutte le località poste lungo le antiche strade romane che percorrevano la Lombardia.
Quando le tratte si misuravano in miglia (un miglio romano equivaleva a circa 1,48 km), gli unici "cartelli" indicatori di distanze erano appunto i miliari, segnacoli di pietra con incisi i nomi delle città principali e le relative miglia che mancavano al primo centro abitato di una certa importanza.
Il circondario milanese è ricco di località che portano nel proprio nome il segno di queste distanze in miglia romane:
Tutte queste località citate circondano Milano e si concentrano maggiormente nella zona settentrionale.
Le posizioni dei miliari in questione indicano solo alcune delle direzioni delle strade romane che si diramavano dal centro abitato di Mediolanum, in direzione del lago Maggiore (Verbanus), del lago di Como (Larius), di Novara, della Liguria e di Lodi.



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