domenica 4 luglio 2021

CARROCCIO DI MILANO

 


Mentre documenti del 1158 e del 1201 confermano la presenza del Carroccio milanese, in tempo di pace, nella chiesa di San Giorgio al Palazzo, altri successivi, fanno esplicito riferimento alla sua presenza nel Palazzo della Ragione.
Nell’epoca dei comuni era chiamato Carroccio, un carro a quattro ruote, del quale si faceva uso quando si usciva a guerreggiare contro i nemici e che durante il combattimento serviva da punto di riferimento e di raccolta. Esso era più alto e più grande dei carri comuni, veniva ricoperto di un grande panno dai colori della città e trainato da uno o più paia di buoi ricoperti anch’essi di una gualdrappa di uguali colori. Nel mezzo di esso si ergeva un’antenna con la croce, che reggeva uno o due stendardi con le insegne della città e una campana. Sul carro prendevano posto un certo numero di trombettieri, i quali, a suon di tromba, davano il segno della marcia o della fermata. Attorno ad esso si ponevano scelte squadre di militi. Con la campana attaccata all’antenna si dava il segnale della battaglia e si richiamavano i più lontani e dispersi. Il Carroccio serviva anche per le funzioni religiose e per ricoverare i feriti. Naturalmente, per il suo carattere di simbolo, la perdita del carroccio in combattimento era la più grave alla quale si potesse soggiacere. In tempo di pace veniva custodito gelosamente spesso nella chiesa maggiore della città, e non veniva tratto fuori se non in qualche rara e solenne occasione. [rif. Cesare MANARESI – Enciclopedia Italiana]

Oltre allo scopo bellico, il Carroccio aveva altre funzioni, che potevano essere espletate anche in tempo di pace I capi delle municipalità, sul Carroccio, potevano prendere decisioni importanti che riguardavano la città, mentre i giudici lo potevano usare come tribunale mobile per emettere le loro sentenze.

La decadenza del Carroccio avvenne nel XIV sec. in seguito all’evoluzione delle tattiche belliche. Quando iniziarono a comparire eserciti più grandi e più manovrabili, i fanti comunali vennero sostituiti dai soldati di ventura, che proprio perchè mercenari, non avevano legami affettivi e di appartenenza alla città.

Il Carroccio era un grande carro a quattro ruote recante le insegne cittadine, intorno al quale si raccoglievano e combattevano le milizie dei comuni lombardi. Difeso da truppe scelte, pavesato con i colori del comune, era trainato da buoi e portava un'antenna con la croce e con lo stendardo, un altare e una campana ("la martinella"). In tempo di pace era custodito nella chiesa principale della città.

Di origine incerta, secondo la tradizione fu ideato dall'arcivescovo di Milano, Ariberto da Intimiano (XI secolo) tra il 1037 ed il 1039 in uno degli assedi che Corrado II il Salico fece a più riprese a Milano in questo biennio. Il suo uso da Milano si diffuse in molti comuni dell'Italia settentrionale, in Toscana e fuori d'Italia, fino alla decadenza nel sec. XIV.

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