L'attuale piazza Maria Adelaide di Savoia è una delle tante zone di Milano che per decenni fu ostaggio dell'ingombrante passaggio della ferrovia.
Come in tanti altri punti della città (vedi per esempio la zona Solari), anche qui la massicciata ferroviaria a servizio della vecchia Stazione centrale era infatti una presenza che non poteva certo passare inosservata.
Con la nascita della vecchia stazione, inaugurata nel 1864, la linea ferroviaria cominciò ad avvolgere il perimetro a nord-est della città con una vasta cintura di binari ed edifici che ne avrebbe nei decenni condizionato ed indirizzato le linee di sviluppo.
Persino il lazzaretto, poco distante, fu deturpato, con la medesima sopraelevata che lo divideva proprio al centro, ultimo affronto alla sua lenta agonia, che terminerà con la demolizione finalizzata alla costruzione di un quartiere medio borghese.
In questa prima mappa, del 1910, la piazza, o meglio lo slargo, è indicato senza un nome: si nota bene la linea della ferrovia.
La prima foto di cui disponiamo è di poco antecedente il 1930: la piazza continua ad essere priva di una intitolazione, essendo impossibile dare alla zona una vera connotazione urbana, a causa di quella presenza ingombrante, rumorosa e fumosa. 
La situazione cambia nel 1932, quando viene aperta la nuova stazione centrale (l'attuale), e ciò permette, appena dismessa la vecchia stazione, di demolire progressivamente la massicciata che vi conduceva i treni.
Pochi anni dopo, intorno al 1935, la piazza inizia ad essere sgombra
Al posto della massicciata, gli spazi vuoti diventano viali: Giustiniano e Regina Giovanna.
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