Fino a qualche anno fa qui aveva sede il quartiere generale della Banca Popolare Commercio e Industria.
Il sobrio palazzo di fine ‘800, sarà completamente ristrutturato.
Prima del quartier generale della Banca Popolare Commercio e Industria, nell’Ottocento c’era il vecchio Cortile della Seta, luogo in cui avveniva il carico e scarico di decine di migliaia di balle contenenti bozzoli, cascami e filati di seta. Lo costruì la Cooperativa per la Stagionatura e l’Assaggio (inteso come “valutazione”) delle Sete, di cui la banca è l’erede.
Quella facciata da sobrio palazzo con pochi fronzoli decorativi, ristrutturata molte volte, nasconde in realtà la sede in cui sfilavano i carri dei bigattèe (i “setaioli”) e si trovavano i depositi di filati e i banchi del mercato sotto ad una volta vetrata al centro del cortile. Qui venne fondata, nel dicembre del 1888, l’Anonima della Seta, formata da un’antica associazione di mutua assistenza (gilda) di 77 imprenditori milanesi che ben presto trasformarono questa zona ai margini del quartiere di Brera nel luogo in cui si riunivano commercianti e mediatori in quello che era lo Stradone di Santa Teresa. L’attività svolta dalla società cooperativa dei setaioli era duplice. Non c’era solo l’aspetto tecnico, con le operazioni di valutazione delle merci, pesatura, stagionatura, magazzino e custodia di bozzoli, sete e cascami.
Importante era anche l’attività finanziaria, che veniva svolta anticipando denaro su garanzia del deposito di merci e gestione della moneta fonita dai soci e dagli addetti. Nel tempo, l’aspetto finanziario finì per prevalere su quello tecnico, tanto che le due attività vennero scorporate e la società cominciò a occuparsi di tutte le operazioni svolte dalle normali aziende di credito.
Importante era anche l’attività finanziaria, che veniva svolta anticipando denaro su garanzia del deposito di merci e gestione della moneta fonita dai soci e dagli addetti. Nel tempo, l’aspetto finanziario finì per prevalere su quello tecnico, tanto che le due attività vennero scorporate e la società cominciò a occuparsi di tutte le operazioni svolte dalle normali aziende di credito.
Nel corso della seconda guerra mondiale il palazzo che ospitava il Cortile della Seta venne colpito dai bombardamenti e fu ricostruito e ampliato dall’architetto Caccia Dominioni, mantenendo l’aspetto ottocentesco all’esterno e rialzandolo di un piano. La nuova costruzione fu inaugurata solo nel 1954. Lo stabile ottocentesco aveva ancora il cortile un tempo utilizzato come disimpegno del magazzino merci della stagionatura, dove circolavano i carri adibiti al trasporto delle balle di seta. Parzialmente ricostruito secondo il modello originario, venne utilizzato per ospitare manifestazioni, esposizioni e incontri culturali.
Il nuovo progetto realizzato da Asti Architetti, prevede diverse modifiche al palazzo, pur mantenendone l’aspetto generale. Verranno aperte nuove vetrine al piano commerciale (ora ci sono finestre al piano rialzato), e sopratutto verrà rialzato di un piano con un sopralzo con evidenti costolature metalliche parzialmente inclinate a scandire il ritmo di vetrate a tutt’altezza che ne seguono il profilo, che un po’ ricorda il linguaggio architettonico usato per la Feltrinelli di viale Pasubio.
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