martedì 1 febbraio 2022

EX VICOLO S: VITTORELLO

Il vicolo era in asse con via Paolo da Cannobio e ricalcava il perimetro esterno alle mura augustee. Nel medioevo vi si trovava uno dei “coperti” di Milano, un portico che riparava le bancarelle degli ambulanti.
Per ulteriori notizie dobbiamo saltare al XVIII secolo, quando risulta ospitata in uno dei palazzi a metà del vicolo una loggia dei Framassoni.
Dopo l’unità d’Italia le case del vicolo vennero comprate dall’alta borghesia: il n. 3 era del signor Maumary, che possedeva anche altri palazzi nell’adiacente via Maddalena; il n. 6 era del consigliere comunale ing. arch. Antonio Macchi.
A cavallo tra Ottocento e Novecento il vicolo era noto agli amanti della vita notturna per il Caffè Savoia, gestito da una signora francese, dove si suonava e ballava secondo lo stile Belle Epoque, in compagnia di compiacenti “kellerine”.

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