Nella progettazione, l'architetto seguì un rigoroso stile razionalista, ispirandosi in particolare alla nota Villa Savoye, costruita presso Poissy, in Francia, dall'architetto svizzero Le Corbusier; come in quella, anche nella villa milanese sono applicati i "cinque punti della nuova architettura", enunciati dallo stesso Le Corbusier.
Si tratta di una piccola costruzione di 18 m di lunghezza, 5,50 m di larghezza e 12,10 m di altezza, posta in posizione isolata al centro del lotto edificabile.
La costruzione conta due piani sospesi, mentre il terreno è completamente libero e sistemato a verde come parte del giardino. La struttura è costituita da una doppia fila di pilastri in calcestruzzo armato, arretrati rispetto alle facciate; queste sono intonacate in bianco, e caratterizzate da fasce finestrate orizzontali continue.
L'edificio ha forma di un parallelepipedo, scavato al suo interno per accogliere delle terrazze su entrambi i piani, la superiore delle quali contiene anche una piccola piscina.
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