L’Impero al suo esordio è già attrezzato per il sonoro: è la prima sala nella capitale lombarda ad ospitare proiezioni sperimentali con la nuova tecnica (l’avvento ufficiale del sonoro a Milano avviene il 26 aprile 1929 al cinema Corso con Il cantante di jazz).
Negli anni trenta e quaranta il locale alterna proiezioni cinematografiche a spettacoli di varietà. In questo periodo l’Impero è però prevalentemente un teatro: durante la guerra è uno dei principali cineteatri della città, insieme a Cristallo, Supercinema (Alcione) e Smeraldo.
I bombardamenti dell’aviazione inglese tra i 14 e il 20 agosto 1943 danneggiano il locale che però viene restaurato nei mesi successivi. Il 26 marzo 1944 il cinema è già operativo ed ha in cartellone il film svedese Vicini al peccato (S. Bauman, 1939).
A volte l’attività teatrale viene sostituita dalla rivista; ad esempio il 15 febbraio 1945 viene rappresentato lo spettacolo Cosa succede a Porta Venezia?, nel quale si esibiscono Gorni Kramer, Luciano Taioli e il Quartetto Cetra.
Negli anni cinquanta la sala si converte all’esclusiva attività cinematografica, mantenendo tuttavia sia il palco, sia la buca orchestrale.
Da questo momento il cinema Impero non riesce più a recuperare i fasti di un tempo: nonostante le dimensioni e la bella struttura architettonica, esso rimane una sala di proseguimenti prime visioni, senza mai riuscire a fare il salto di qualità verso le prime visioni; conseguentemente anche le pellicole in cartellone finiscono per essere seconde scelte o comunque film proiettati in contemporanea con le sale del centro.
Demolito ed ora vi è un grosso parcheggio
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