Detta di San Marchetto, è una piccola chiesa devozionale che sembra esistere già alla fine del 1300 essendo riportata nel catalogo delle chiese esistenti in diocesi all’epoca “Liber notitiae sanctorum mediolani”.
La sua costruzione sembra legata al ritrovamento di un Crocefisso in legno, conservato ancora della chiesa, attorno a cui ruota una leggenda. Sembrerebbe infatti che i cavalli utilizzati per l’aratura si fossero rifiutati di procedere in quella zona di terreno, dove ora sorge la chiesa e dove venne ritrovato questo Crocefisso, posto poi in venerazione.
La chiesa ha una struttura muraria a pianta quadrangolare, con semicerchio absidale. Il suolo rialzato su cui è stata eretta, al contrario di quello che si può pensare, non è affatto un terrapieno artificiale ma il piano campagna presente all’origine, allo stesso livello della Cascina S. Marchetto. Questo perché a causa dell’asportazione dello strato argilloso destinato alla costruzione di laterizi presso la vicina fornace all’inizio del secolo XX, ci fu un abbassamento dei terreni limitrofi
La struttura religiosa si trova nel mezzo dei campi del Parco Agricolo Sud di Milano, per l’esattezza nel Parco delle Risaie. Come si nota dalla foto, in primavera quando i campi vengono allagati sembra quasi sospesa su un isolotto. L’origine del nome S. Marco pare sia da collegare agli Eremitani di S. Agostino del Convento di S. Marco in Milano. Nella seconda metà del 1200, entrati in possesso dei fondi agricoli, i religiosi avrebbero fatto costruire la chiesa e forse anche un piccolo convento per alcuni frati come dipendenza del convento principale di S. Marco.
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