Palazzo Carcano Tondani fu costruito nella prima metà del XVII secolo su commissione di Giovanni Pietro Carcano, nobile milanese conosciuto come grande finanziatore dell'ospedale maggiore di Milano. Quasi due secoli più tardi, a partire dal 1835, la facciata fu completamente rifatta su disegno Gian Luca Cavazzi della Somaglia, genero del committente Giacomo Mellerio che aveva acquistato il palazzo, che riprogettò la facciata in uno stile tipicamente tardo neoclassico. Il palazzo, dalle forme monumentali e all'epoca tra i più prestigiosi dell'area, si presenta su tre piani con 17 aperture e può essere idealmente diviso in tre parti verticali: i due corpi laterali con il pian terreno in bugnato e un piccolo balcone al primo piano, ed il corpo centrale sormontato da un timpano triangolare decorato con un bassorilievo di una scena mitologica pagana. Dei sontuosi interni e del giardino di origine barocca non rimane oggi nulla. Giacomo Mellerio, decise di donare il palazzo, tramite un lascito, alla Congregazione di Carità che a metà del XIX sec., frazionò la proprietà per poterla affittare più facilmente. Fra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo, il palazzo fu venduto ai conti Tondani, molto conosciuti all'epoca per la loro produzione di rayon.
Sono tanti i luoghi d’intesse storico e artistico dove il visitatore può perdersi fra quadri, statue e opere d’arte di valore inestimabile. Tanti angoli e luoghi dimenticati senza particolare valore artistico, ma in grado di regalare la strana sensazione di essere tornato indietro nel tempo, dove le lancette dell’orologio hanno smesso di girare e sotto la patina di oblio che li ammanta, è possibile coglierne tracce.
venerdì 26 novembre 2021
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