La società ebbe rapidamente successo e il negozio si riempì di meravigliose collane, anelli preziosi ed eleganti diademi: lavoro di Buccellati suscitò grande attenzione quando espose i suoi pezzi di alta gioielleria a Madrid nel 1921, vendendo anche alla famiglia reale spagnola. Grazie al successo che stava riscuotendo, Mario Buccellati aprì un secondo negozio a Roma e poi un terzo a Firenze, espandendo il suo impero di gioielli in tutta Italia.
La sua fama non fece altro che crescere e le sue creazioni delicate e finemente lavorate divennero popolari tra sovrani internazionali, letterati e diverse figure di spicco dell'epoca. I preziosi creati da Buccellati erano ispirati dalle strutture dell'architettura rinascimentale e gotica, dal merletto veneziano e dalle meraviglie della natura, dalle foglie degli alberi agli animali. Il suo caro amico Gabriele D'Annunzio, lo soprannominò "il principe degli orafi".
Uno dei progetti speciali di Buccellati, che rese Mario celebre e riconosciuto a livello mondiale fu il "tulle", un processo di lavorazione molto complicato che richiede ad un orafo più di un mese per ritagliare l'oro a nido d'ape e poi abbellirlo con diamanti o altre pietre preziose.
Nel 1949 Mario Buccellati ricevette l'incarico da Papa Pio XIII di progettare un'icona per la principessa Margaret (sorella della regina Elisabetta II), in visita al Vaticano quell'anno, fu la prima regina inglese a compiere il viaggio nei secoli. La cornice tempestata di rubini circonda una Madonna e un bambino incisi in argento e segna una distensione tra cattolicesimo e protestantesimo.
Negli anni Duemila, il marchio ha raggiunto il riconoscimento internazionale grazie anche a diverse mostre in tutto il mondo, dallo Smithsonian Museum of Natural History di Washington, al The State Museum of Moscow Kremlin. Gianmaria ha supervisionato la creazione e realizzazione di gioielli, orologi, posate, decorazioni per la casa e oggetti speciali, come calici d'oro e scatole di gioielli. Tuttavia, l'attenzione non si è mai allontanata dai principi originali delle prime creazioni: artigianato, materiali pregiati e pietre preziose.
Oggi, Buccellati è di proprietà di una holding cinese, ma la famiglia è ancora profondamente coinvolta, con tre nipoti che gestiscono aspetti diversi del business nato cento anni fa. La pronipote di Mario Buccellati, Lucrezia, è la prima stilista donna del marchio e ha portato un nuovo look ideando linee di gioielli che traggono ispirazione da famose opere d'arte, rivolgendosi anche a un pubblico più giovane. Il 2019 ha segnato i 100 anni di Buccellati, marchio che rimarrà sempre fedele all'eredità della famiglia: una lunga storia di artigianato e bellezza.
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