Rogoredo all’inizio del 1900 si stava sviluppando e, dove vi erano solo campi, alcune cascine, canali e rogge, stava sorgendo una nuova città.
I primi insediamenti industriali nella zona e l’apertura della stazione ferroviaria portarono migliaia di persone a scegliere di stanziarsi in questa periferia estrema. Con l’aumento della popolazione si rese necessario costruire un nuovo luogo di culto più vicino, visto che le parrocchie confinanti erano troppo lontane.
L’iniziativa fu presa dal prevosto di San Donato Milanese, don Luigi Martinenghi.
Il 12 novembre 1905 si pose la prima pietra della nuova chiesa.L’edificio, progettato dall’arch. Oreste Benedetti e dall’ing. Antonio Casati, autori anche della chiesa cittadina di San Pietro in Sala, con la quale questa ha notevoli analogie, venne aperto parzialmente al culto nel 1907, condotto a termine nel 1911 e dotato del campanile solo nel 1921.
Il tempio venne consacrato dal card. Schuster il 13 dicembre 1931.
La chiesa, dal punto di vista architettonico non è nulla di che. Non riproduce né una chiesa antica – qual era forse l’intenzione dell’epoca – né un edificio originale, quasi si trattasse di un compitino lezioso di un giovane architetto. Comunque il risultato è indubbiamente solenne e dignitoso per una chiesa di periferia.
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