All’interno della Chiesa di San Calimero si trovano numerosi affreschi e, soprattutto, un pozzo che richiama la storia del Santo che dà il nome alla basilica.
San Calimero, quarto vescovo di Milano, venne infatti gettato dai pagani in questo pozzo e lasciato morire. Successivamente attorno al pozzo venne eretta la Basilica per accogliere le spoglie del santo.
Nell'VIII secolo il vescovo Tomaso, durante una ricognizione trovò il suo scheletro immerso nell'acqua: che fece pensare subito a un miracolo. nella cripta fu quindi scavato un pozzo per farla defluire e in breve tempo.
Secondo la tradizione popolare l’acqua del pozzo era considerata magica
In passato, in occasione della festività di san Calimero, che si svolgeva il 31 luglio, queste venivano distribuite ai malati e, durante i periodi di siccità, una bottiglia di acqua del pozzo veniva consacrata durante la messa e in seguito rovesciata sul sagrato, per propiziare l'avvento del maltempo.
Da allora e per molti anni durante i festeggiamenti di San Calimero il 31 luglio, era solito far bere ai malati l’acqua del pozzo per farli guarire, in particolare il 31 luglio, giorno di festa dedicato al santo.
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