il vicolo Santa Maria Valle, una piccola strada che corre parallela a via Torino. Il vicolo era intitolato a Sant’Alessandro, un piccolo oratorio che si trovava a metà del percorso. Oggi il vicolo è chiuso e permette l’accesso solo al piccolo Teatro Olmetto.
Il nome del vicolo, che prende nome dalla via omonima di Santa Maria Valle, la quale a sua volta prendeva il nome da un antico monastero il quale venne denominato in questo modo perché vicino “ad Vallum” muro. Infatti nella vicina via Stampa correva il muro di cinta della Mediolanum Romana.
All’angolo con via Santa Maria Valle, troviamo il fianco del palazzo neoclassico del civico 2 della via, qui vi abitò Giuseppe Bossi, artista e letterato nonché segretario dell’accademia di Brera dal 1801 al 1807. In questo palazzo vi dimorò come ospite anche Antonio Canova nel 1810.
Il vicolo originariamente prendeva nome dall’oratorio di Santa Marta Confraternita Romana. Questa, era una chiesa che a sua volta ne aveva sostituita un’altra ben più antica, dedicata a San Vittore alla Corte Nova. Santa Marta era una chiesa di modeste dimensioni ma con opere importanti, come una pala d’altare realizzata da Bernardino Luini (Vergine tra la Maddalena e Santa Marta). La chiesa venne sconsacrata e demolita sul finire del 1700.
Proprio di fronte, al numero 1 del vicolo, si trovava il Monastero di Santa Marcella. Oggi una casa semplice dall’impronta settecentesca si affaccia su un piccolo giardinetto privato, protetto da un alto muro. Due graziosi balconcini deliziano il piccolo edificio.
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